Sono sei le nuove cucciolate di orso bruno di cui è stata accertata la presenza in Trentino. Le possibili aree di presenza di orse accompagnate da cucciolate sono facilmente individuabili grazie ad una mappa interattiva che viene aggiornata progressivamente da inizio primavera, in base alle informazioni raccolte e verificate. Le aree di interesse sono rappresentate con un cerchio di 4 chilometri di diametro attorno al punto della segnalazione. Le restanti aree in mappa, senza cerchi, non possono comunque dirsi con certezza prive di femmine con piccoli, perché il quadro delle segnalazioni si compone gradualmente nel tempo e non è detto comunque sia del tutto esaustivo, per i limiti legati ad ogni sistema di monitoraggio. In questo momento, come detto, sono sei le cucciolate segnalate, una delle quali è relativa all’orsa JJ4, esemplare oggetto di un’ordinanza di rimozione da parte del presidente della Provincia autonoma di Trento a seguito dell’aggressione a due persone, padre e figlio, avvenuta due anni fa sul monte Peller, mentre era in compagnia di cuccioli dell’anno.
ESCURSIONISTI, ATTENZIONE AI CANI LIBERI
L’ordinanza in questione è stata annullata in sede giudiziaria. La mappa è stata messa a punto dal Servizio faunistico della Provincia autonoma di Trento, nell’ambito della campagna di informazione della Provincia autonoma di Trento. Sapere in anticipo se la zona in cui si intende effettuare un’escursione è in quel periodo nota per essere frequentata da femmine con cuccioli, può essere infatti utile per avere maggiore consapevolezza su come comportarsi. Per evitare incontri a sorpresa con gli orsi – sottolinea la Provincia di Trento – è utile fare del rumore ogni tanto (ad esempio parlare ad alta voce) soprattutto se si è soli ed in boschi chiusi, con scarsa visibilità. È inoltre importante ricordarsi di tenere il proprio cane al guinzaglio quando ci si muove in zone di presenza del plantigrado. Se il cane è libero c’è il rischio che rincorra un orso, disturbandolo o attaccandolo, e che lo porti poi verso di noi nel tornare indietro in cerca di protezione. (Ansa)
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