Il Ministro della Salute accoglie l’appello degli animalisti italiani e di numerosi parlamentari e autorizza l’ingresso di cani e gatti al seguito di rifugiati provenienti dall’Ucraina, anche se sprovvisti di passaporto europeo per animali da compagnia. Un gesto che scongiura l’eventualità che gli animali, sprovvisti di pet passport europeo, vengano abbandonati al momento di attraversare la frontiera e che garantisce alle persone in fuga dalla guerra il mantenimento degli affetti. “Saranno regolarizzati successivamente all’arrivo in Italia”, dichiara la Lav, con Oipa e Enpa tra le associazioni attive sulla vicenda. “Il Ministero della Salute – si legge in una nota del ministero – ha prontamente informato la Commissione e i Paesi membri di accettare l’introduzione in Italia di animali da compagnia non conformi movimentati al seguito dei cittadini provenienti dall’Ucraina senza la preventiva richiesta e il preventivo rilascio dell’autorizzazione prevista dall’articolo 32 del regolamento (Ue) 576/2013, anche al fine di tutelare il rispetto del benessere degli animali”.
COME FARE LA RICHIESTA
“Il ministero ha pertanto chiesto ai Paesi membri, nel caso di controlli effettuati alle frontiere sugli animali da compagnia movimentati al seguito di cittadini dell’Ucraina che vogliono raggiungere l’Italia, di comunicare all’indirizzo e-mail ua-pets@sanita.it la/le tipologie e numero di animali, l’identificazione degli stessi (se possibile), il nome del proprietario e l’indirizzo di destinazione in Italia. Tali comunicazioni permetteranno al Ministero della Salute di informare i servizi veterinari localmente competenti circa le introduzioni degli animali non conformi per l’applicazione a destino, da parte di tali servizi, di tutti gli interventi necessari per conformare gli animali da compagnia introdotti ai requisiti del citato regolamento (Ue) 576/2013”.
IL RUOLO DI ANIMALISTI E PARLAMENTARI
Anche Enpa ha aperto un canale di contatti diretti con soci e volontari di nazionalità ucraina per raccogliere ogni segnalazione e richiesta di intervento e ha istituito una casella mail, ucraina@enpa.org. Si sono interessati alla vicenda dei pets dei rifugiati con interrogazioni parlamentari e richieste dirette al ministro della Salute anche Patrizia Prestipino, deputata del Partito democratico in commissione Cultura e membro dell’intergruppo animalista, Filippo Maturi, capo dipartimento Benessere animale della Lega e presidente intergruppo parlamentare per la tutela della biodiversità e l’eurodeputata Anna Cinzia Bonfrisco, componente dell’intergruppo Animal Welfare. (le foto in alto, di Bernat Armangue/Ap, sono state scattate alla stazione ferroviaria di Leopoli)
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