Il gatto selvatico è tornato sulle Alpi: avvistato dal Muse Trento

Le fototrappole del Museo delle scienze di Trento (Muse) hanno immortalato il passaggio di un gatto selvatico ai piedi delle Pale di San Martino, in Primiero. La specie non è mai stata avvistata prima nel Trentino orientale. La scoperta – riporta una nota – nasce da una collaborazione fra Muse, il dipartimento di biologia dell’Università di Firenze e il settore ricerca del Parco naturale Paneveggio-Pale di San Martino, avviato dal 2020 con il monitoraggio dei mammiferi presenti nell’area del parco. Secondo gli esperti, la presenza del gatto selvatico è una bella notizia per gli ecosistemi del Trentino e delle Alpi in generale, in un ambiente che rimane fortemente caratterizzato dalla presenza dell’uomo.

PERSEGUITATO IN PASSATO, ORA POTREBBE ESPANDERE LA SUA PRESENZA

“Si tratta di una specie solitaria, territoriale e di abitudini notturne con una predilezione per gli ambienti forestali a latifoglie, che in passato ha subito una crudele persecuzione perché considerato animale nocivo dagli agricoltori. Dalla metà degli anni Settanta la protezione accordatagli ne ha consentito il recupero demografico, tuttavia la specie ha una distribuzione molto ristretta nell’arco alpino. Il nostro ritrovamento fotografico è pertanto importante, perché testimonia di una possibile espansione verso occidente del nucleo presente nel Veneto settentrionale”, ha spiegato il ricercatore Marco Salvatori. (Ansa)

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