Uk, nei macelli mancano personale e il gas per stordire i maiali

AGGIORNAMENTO DEL 3 NOVEMBRE 2021 – BREXIT: MANCA PERSONALE IN UK, ANIMALI MACELLATI IN UE

Gli allevatori britannici hanno cominciato a inviare nell’Ue le carcasse di animali da macellare, per poi reimportare la carne lavorata. Lo riferisce la Bbc, spiegando che il problema è la mancanza di macellai nel Regno Unito. Secondo la British Meat Processors Association (Bmpa), associazione del comparto lavorazione della carne, i produttori stanno inviando le carcasse dei bovini in Irlanda e quelle dei maiali in Olanda. La procedura comporta però un aumento dei tempi e dei costi: fra trasporti e procedure burocratiche post Brexit, si tratta di 1500 sterline in più per ogni camion. “Dobbiamo allentare le regole per l’immigrazione in modo da far venire lavoratori esperti, senza doverli addestrare, e risolvere i nostri problemi immediati”, afferma la Bmpa, sottolineando che finora non è stato possibile trovare il personale necessario in Gran Bretagna. Anche perché per formare il personale richiesto servono almeno 18 mesi. A ottobre il governo di Londra ha annunciato 800 visti temporanei per macellai esperti, ma secondo l’associazione non bastano. “Abbiamo detto che ci mancano fra i 10mila e i 12mila lavoratori di questo tipo, con 800 non si va molto lontano, anche perché sono visti di soli sei mesi”, si lamenta Nick Allen, chief executive della Bpma. (Adnkronos)

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POST DEL 21 SETTEMBRE 2021

Sarebbero circa 100mila i maiali bloccati negli allevamenti britannici a causa di una crisi che sta colpendo il settore della macellazione. La Brexit, la carenza di personale nei mattatoi causata dalla pandemia e l’imminente blocco degli approvvigionamenti di anidride carbonica hanno creato una “tempesta perfetta” che si starebbe per abbattere sull’industria alimentare del Regno Unito. La CO2, utilizzata nell’industria alimentare e delle bevande, serve anche per lo stordimento degli animali nei macelli prima dell’abbattimento. Ma alcuni fornitori del gas hanno interrotto la produzione a causa dell’aumento dei costi energetici.

I SUINI IN ECCESSO OSPITATI NELLE STALLE DEI BOVINI E NEI DEPOSITI

Ora gli allevatori stanno utilizzando ogni spazio possibile per ospitare i maiali, dalle stalle dei bovini ai capannoni per lo stoccaggio delle patate, ha detto Zoe Davies, amministratore delegato della National Pig Association, alla Bloomberg. Ma una soluzione “a breve” non c’è. E il processo è molto veloce: “Se la CO2 si esaurisce, dopo quattro o cinque giorni i banchi delle macellerie e gli scaffali dei supermarket resteranno senza carne di maiale e pollame britannici”, conclude Nick Allen, ceo della British Meat Processors Association. Il governo starebbe lavorando a un piano di aiuti al settore della CO2.

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AGGIORNAMENTO DEL 22 SETTEMBRE 2021 – GB SOVVENZIONERA’ LA PRODUZIONE DI CO2

Il governo britannico verserà decine milioni di sterline di sussidi ad una società americana di fertilizzanti per assicurare la fornitura di Co2, necessaria alla propria industria alimentare, già messa a dura prova dalle conseguenze della Brexit. L’intervento si è reso necessario di fronte all’impennata globale dei prezzi del gas che aveva portato la Cf Fertilisers a interrompere la produzione di Co2 nei suoi due impianti britannici, dove si produce il 60% del fabbisogno del Regno Unito. Nell’industria alimentare, l’anidride carbonica (Co2) viene usata per abbattere gli animali ma anche per garantire maggiore durata ai prodotti freschi confezionati venduti nei supermercati. Per questo il dipartimento dell’Industria ha annunciato un “sostegno finanziario limitato” alla Cf per le prossime tre settimane mentre il mercato della Co2 si adatterà alla crescita dei prezzi del gas. Il ministro per l’Ambiente e l’Alimentazione, George Eustice, ha spiegato che si stanno finalizzando i dettagli, ma che si tratterà di “molti milioni, possibilmente decine di milioni”. Senza quest’accordo, ha sottolineato Eustice, si rischia la chiusura di alcuni impianti di lavorazione del pollame, già la settimana prossima. E lo stesso potrebbe avvenire per la macellazione dei maiali. Senza l’intervento del governo, ha detto a Sky news, “ci sarebbe un rischio per la catena delle forniture alimentari, ed è un rischio che non vogliamo prendere”. (Adnkronos/Dpa)