Brexit, manca personale nei macelli e i maiali crescono troppo

Nei macelli del Regno Unito mancano i lavoratori (causa Brexit) e nelle fattorie si moltiplicano i maiali “in eccesso”, con costi e disagi crescenti che spingono l’industria alimentare britannica a chiedere al governo un visto straordinario di un anno per reclutare addetti dall’estero. Lo segnala il Guardian che riporta l’allarme delle associazioni di categoria che rappresentano tutti i settori della catena alimentare del Regno Unito e che hanno inviato un rapporto al governo, esortando i ministri ad agire per garantire che non ci siano interruzioni nell’approvvigionamento di cibo nel paese. In particolare si chiede che il programma pilota per i lavoratori stagionali, che rilascia permessi ai cittadini non britannici per lavorare come braccianti nelle fattorie, sia reso permanente e ampliato oltre l’attuale tetto annuale di 30mila unità.

GLI ANIMALI NON MACELLATI CRESCONO DI PESO: SARANNO INGESTIBILI IN MATTATOIO

Secondo le associazioni al settore alimentare e delle bevande manca in media il 13% della forza lavoro. L’allarme è particolarmente forte dopo che la National Pig Association (Npa) ha avvertito che fino a 70mila suini che avrebbero dovuto essere già macellati sono bloccati negli allevamenti del Regno Unito. Il numero in eccesso di suini negli allevamenti britannici sta crescendo di 15mila unità ogni settimana, secondo l’Npa, con un quarto in meno di macellazioni rispetto al dovuto. Questo non solo porta a oneri crescenti per gli allevatori legati ad alimentazione e alloggio ma visto che le bestie che crescono di circa un chilo al giorno si rischia che molti maiali, secondo la Npa, diventeranno troppo grandi per essere gestiti dai macelli. Causa pandemia, un gran numero di lavoratori dell’Europa orientale impiegati nei macelli britannici hanno scelto di tornare nei loro paesi d’origine e molti di loro non sono tornati nel Regno Unito. (Adnkronos)

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  • Dario |

    Speravo in una crisi di coscienza…

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