Benessere animale: Barilla l’unica a crescere nel ranking Ciwf

E’ Barilla l’unica azienda italiana a migliorare la propria posizione nel benchmark globale sul benessere animale BBFAW 2020. Le altre imprese alimentari di casa nostra restano ferme a metà classifica. La nona edizione del benchmark globale sul benessere degli animali d’allevamento è “uno strumento per valutare politiche, performance e trasparenza delle comunicazioni in tema di benessere animale dei principali leader dell’industria alimentare globale”. Lo scrive il Cifw – Compassion in world farming, la maggiore organizzazione internazionale per il benessere degli animali da allevamento, che con Wap – World animal protection sostiene il progetto. Tra le otto aziende italiane – sulle 150 prese in esame – appartenenti alla ristorazione, produzione e trasformazione e grande distribuzione analizzate in BBFAW 2020, l’unica ad avere migliorato significativamente il proprio punteggio complessivo è Barilla, che sale al secondo livello della valutazione e si conferma l’azienda italiana con il posizionamento più alto.

ALTRE AZIENDE ITALIANE FANNO PICCOLI PROGRESSI E SOLO DUE SONO ANCORA FERME

Mentre, spiega Ciwf, la situazione delle altre aziende italiane rimane pressoché invariata con Camst, Gruppo Cremonini, Ferrero, Gruppo Veronesi e Coop Italia che si collocano nel livello 4 del benchmark (aziende che stanno facendo progressi o sono in fase di implementazione dei propri standard di benessere animale) e Conad e Autogrill, che, non avendo ancora pubblicato una policy generale in tema di benessere animale, rimangono nel livello 6, il più basso. A portare in alto Barilla, che nella classifica 2013 era al livello 5, c’è stata l’eliminazione delle gabbie per le galline ovaiole dalle proprie filiere globali nel 2019 e altri miglioramenti nella libertà di movimento degli animali. Inoltre sono serviti “l’eliminazione progressiva del taglio della coda nei suini” e “una comunicazione più strutturata e dettagliata in tema di governance aziendale e di disponibilità di arricchimenti ambientali”. Il primo livello della piramide del BBFAW 2020 è occupato interamente da aziende inglesi: Cranswick, Marks & Spencer, Noble Foods e Waitrose.

Su 24zampe: 1000 imprese alimentari chiedono alla Ue: basta gabbie per galline ovaiole