Affreschi intatti e lo scheletro di un cagnolino: gli animali di Pompei

Due anatre germane appese per le zampe, un gallo, un cane al guinzaglio che sembrano dipinti in 3d. E lo scheletro di un piccolo cane, forse da compagnia. Torna alla luce a Pompei l’ambiente quasi integro – i colori splendidi, i disegni intatti – di un Thermopolium, una bottega di street food, con piatti di ogni tipo, dalle lumache ad una sorta di “paella”. Come spiegano gli archeologi, infatti, “l’impiego congiunto di mammiferi, uccelli, pesce e lumache nella stessa pietanza” fa quasi pensare a una paella antelitteram. Una scoperta che “restituisce un’incredibile fotografia del giorno dell’eruzione” – spiega il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna -, e apre a nuovi studi su vita, usi e alimentazione dei pompeiani. “Sarà un dono di Pasqua per i visitatori”, annuncia.

L’IPOTESI DEGLI ARCHEOLOGI: GIA’ ALL’EPOCA SI SELEZIONAVANO I CANI DA COMPAGNIA

Tra le altre “scoperte animali” c’è lo scheletro di un cagnolino, trovato a un passo da bancone, proprio vicino al dipinto che ritrae il cane al guinzaglio: è adulto ma di dimensioni così modeste da far pensare che già all’epoca si praticasse la selezione delle razze da compagnia. Una curiosità: sulla cornice qualche buontempone, forse un liberto, ha graffito un insulto omofobo diretto al padrone del locale: “Nicia cacatore invertito”. Stasera alle 21.05 su RaiDue uno speciale sulla scoperta.

Su 24zampe: Eccezionale ritrovamento a Pompei: un cavallo di razza bardato

  • Diego |

    A me sembrano che le pitture abbiano colori troppo vivaci per avere qualcosa come 2000 anni….

  • Diego |

    A me sembrano che le pitture abbiano colori troppo vivaci per avere qualcosa come 2000 anni….

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