Al largo del Delta del Po è stato istituito il nuovo Sito di importanza comunitaria (Sic) “Adriatico settentrionale – Emilia-Romagna”. Un’area protetta al largo delle coste ferraresi e ravennati, di oltre 31mila ettari di superficie, che confina con quella di 22.600 ettari creata dal Veneto, per tutelare la biodiversità e garantire un habitat migliore a specie animali come tartarughe o delfini. Si potranno svolgere attività di ricerca scientifica e sono vietati sport acquatici e tipi di pesca impattanti come palangari e lenze ad amo singolo e plurimo, sia per i professionisti che per i pescatori dilettantistico-sportivi. Con la nuova area marina, in regione, i siti Sic, le zone di protezione e di conservazione arrivano, in tutto, a 159 per una superficie complessiva di 300.500 ettari, pari al 13,5% del territorio dell’Emilia-Romagna. Una percentuale che sale al 17% considerando anche parchi e riserve naturali. Il sito ‘Adriatico settentrionale’ è “un risultato importante – ha commentato l’assessore regionale alla Programmazione territoriale e aree protette Barbara Lori – per tutelare un ecosistema marino sempre più minacciato ed è frutto di un percorso di confronto con i diversi portatori di interesse, comprese le associazioni ambientaliste e dei pescatori”.
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