Italia, Germania e non solo: anche in Austria focolai Covid nei mattatoi

Italia, Germania ma non solo: in Austria i contagi di Covid-19 continuano a salire e – la prima volta dal 19 maggio – tornano sopra soglia mille. Sono infatti 1.012 i casi ‘attivi’ (+85 più di ieri), mentre a metà giugno i contagiati furono addirittura meno di 400. La crescita sembra comunque rallentare dopo tre giorni con oltre 100 nuovi casi. In tre macelli in Alta Austria sono stati registrati 23 contagi tra dipendenti e familiari. Vienna ha annunciato tra i 25 e 30mila test alla settimana nei settori a rischio. Dopo il caso Toennies, la catena di mattatoi leader in Germania, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi, anche in Italia alcuni focolai sono esplosi in macelli e salumifici: nel mantovano sono 68 i casi risultati positivi. Anche se per fortuna in gran parte senza sintomi o con forme lievi, sono questi i numeri di uno screening a tappeto che va avanti da giorni, dopo che alcuni focolai si sono diffusi, già a partire da fine giugno, in una zona vicino al Po, tra Viadana e Dosolo.

A worker carries a half carcass inside a container truck at the Minillas Meat Market in Mexico City on July 3, 2020 as Mexico authorized the reopening of restaurants, shops, street markets and sport complexes but with limited capacity and hours amid the COVID-19 novel coronavirus pandemic. (Photo by Alfredo ESTRELLA / AFP)

UMIDITA’ E FREDDO SPIEGANO PERCHE’ IL VIRUS IN CERTI AMBIENTI SI DIFFONDE MEGLIO

Al punto che, secondo i dati forniti dalla Regione Lombardia, la provincia di Mantova ieri ha superato quella di Milano per numero di nuovi contagi. Sono l’umidità e il freddo delle celle frigorifere a spiegare i casi di contagi di coronavirus in diversi macelli di tutto il mondo, dove spesso si lavora spalla a spalla e lo sforzo è intenso. Ma non ci sono pericoli per il consumo di carne, secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, ordinario di Igiene all’università di Pisa, a capo della task force della Regione Puglia per l’emergenza pandemica. E secondo il vicepresidente dell’italiana Assocarni, Luigi Scordamaglia, sentito da Micaela Cappellini sul Sole 24 Ore (foto sotto) del 26 giugno, “i macelli italiani sono luoghi salubri e sicuri”. Nelle ultime settimane si sono susseguite numerose segnalazioni in diverse parti del mondo: Irlanda, Francia, Regno Unito, Olanda, Spagna, Canada e Stati Uniti, dove focolai di contagio sono esplosi in circa  200 impianti di macellazione. (foto Afp)

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