Peste bubbonica, la Russia ferma la caccia alla marmotta

La Russia ferma la caccia alla marmotta contro la diffusione della peste bubbonica. I casi della malattia nota anche come “peste delle marmotte” vicino al confine con la Cina e la Mongolia preoccupano Mosca, che annuncia di aver intensificato le pattuglie per fermare i cacciatori dei grandi roditori. Le autorità di Bayan Nur, città cinese della Mongolia interna, hanno emesso un alert domenica dopo che un ospedale ha riferito di un sospetto caso di malattia mortale. La regione cinese ha anche chiesto di denunciare casi sospetti e di segnalare eventuali marmotte malate o morte. La Mongolia ha riferito di due casi di peste bubbonica legati a persone che hanno mangiato carne di marmotta nella provincia occidentale di Khovd la scorsa settimana e ha messo in quarantena l’area.

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LA MALATTIA SI DIFFONDE NEI RODITORI

Le autorità russe dell’Altai, regione che confina con il Kazakistan, la Cina e la Mongolia, hanno fatto sapere che i funzionari pattugliano l’area per imporre il divieto di cacciare marmotte e avvertire le persone dei pericoli. La peste bubbonica, conosciuta come la “morte nera” dal Medioevo, è una malattia altamente contagiosa e spesso fatale che si diffonde soprattutto nei roditori. I focolai di peste bubbonica sono diventati sempre più rari ma non sono evidentemente scomparsi.

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