Un esercito di 65mila vespe samurai “lanciato” contro le cimici

La Regione Emilia-Romagna ha dato l’ok nei giorni scorsi al lancio di oltre 65mila esemplari di vespa samurai che saranno liberati in circa 300 “corridoi ecologici” sparsi in tutto il territorio regionale. L’insetto è un prezioso alleato degli agricoltori nella lotta alla cimice asiatica. La prima tornata di “lanci” in ambiente naturale sarà effettuata a metà giugno. La seconda serie di immissioni mirate è invece prevista per metà luglio. La Regione Emilia-Romagna mette dunque in campo la scienza per contrastare la Halyomorpha halys, nome scientifico della cimice originaria della Cina che negli ultimi anni ha causato ingenti danni nelle campagne, e per provare a neutralizzarla, o perlomeno a renderla meno aggressiva.

“TRISSOLCUS JAPONICUS” E’ IL NOME SCIENTIFICO DELL’INSETTO ANTAGONISTA

I siti prescelti per il lancio sono aree verdi adiacenti alle coltivazioni (siepi, argini fluviali, boschetti) dove non vengono eseguiti trattamenti chimici e che quindi sono particolarmente adatti all’insediamento e al ripopolamento della vespa samurai. I primi nuclei del Trissolcus japonicus – nome scientifico delle vespe samurai – saranno prelevati in questi giorni dal Crea di Firenze, unico laboratorio autorizzato in Italia per la riproduzione dell’insetto-amico, per essere poi affidati a quattro centri di moltiplicazione presenti sul territorio regionale. Si tratta dell’Università di Bologna e di quella di Modena e Reggio Emilia e di due centri di saggio: il Centro agricoltura e ambiente di Crevalcore (Bo) e Agri 2000 di Bologna. (Il Sole 24 Ore Radiocor)

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