Hong Kong, dopo la quarantena per coronavirus il cane 17enne è morto

Dopo il rilascio dalla quarantena precauzionale perchè “debolmente positivo” al coronavirus il piccolo cane pomeranian 17enne di Hong Kong è morto. Era finito sulle pagine di tutti i giornali del mondo come primo e unico animale domestico sul quale era stata riscontrata una pur debole (“weakly positive”) positività nelle mucose nasali e orali. Sospetti iniziali di infezione che si erano poi dimostrati infondati. Il cagnolino è morto lunedì, due giorni dopo aver finito la quarantena. I veterinari asiatici sospettano che il cane già anziano abbia sofferto per lo stress e l’ansia di trovarsi in quarantena e lontano dalla sua famiglia. Il cane, che apparteneva a una paziente affetta da Covid-19 e che ha negato il consenso all’autopsia, è risultato negativo al virus la scorsa settimana, secondo quanto comunicato dal Dipartimento pesca e agricoltura (Afcd) di Hong Kong, alleviando i timori per la possibilità di trasmissione da uomo ad animale. Eventualità smentita ancora pochi giorni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha affermato che non ci sono prove che gli animali domestici possano essere infettati dal coronavirus. L’Oms ha comunque ricordato le norme igieniche basilari nel rapporto con gli animali domestici e l’importanza di lavare sempre le mani dopo essersene presi cura.