E’ un pericoloso incentivo per le attività di pesca del tonno rosso dell’Atlantico e rischia di compromettere il recupero a lungo termine di questa specie. E’ con queste motivazione che il Wwf muove un’obiezione formale alla prima certificazione di Msc (Marine stewardship council) per la pesca del tonno rosso e lancia un appello per bloccarla. Secondo il Wwf, a causa delle incertezze sulla valutazione dello stock e sulla quantità di catture illegali che tutt’ora si verificano, il tonno rosso dell’Atlantico non raggiunge gli standard necessari per poter ottenere la certificazione Msc. Ma la critica del Wwf è a 360 gradi: “Nessuna attività di pesca dovrebbe essere certificata come sostenibile”, sostiene l’associazione.
IL WWF: LACUNE NEL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE MSC
“Questa notizia – commenta il direttore della Mediterranean Marine Initiative di Wwf, Giuseppe Di Carlo – non potrà che colpire il pubblico e i rivenditori di tutto il mondo, che rimarranno molto sorpresi nel sapere che Msc non solo abbia preso in considerazione la valutazione di questa attività di pesca ma che addirittura abbia pensato di passare alle fasi finali del processo di certificazione”. Il Wwf punta, quindi, i riflettori sulle lacune del sistema di certificazione Msc, così come sull’importanza di avere un approccio cautelativo e attento necessario a garantire che questa specie continui nel suo percorso di recupero. Da qui l’esigenza di fare pressione sui governi perché siano migliorati i controlli e la tracciabilità e pretendere una gestione degli stock ittici fondata su solide valutazioni scientifiche.
– Ottobre 2019 – Cresce il pescato sostenibile Msc: oggi è il 15% del globale