La tartaruga va dissequestrata ma per eseguire l’ordine bisognerà attendere che il rettile si svegli dal letargo. La vicenda giudiziaria, riportata dalla Prealpina, riguarda un cittadino di Verbania che, tornando nel 1973 dalla Sardegna, si portò a casa una testudo marginata, comunemente nota come “tartaruga sarda”. Al momento di denunciarne il possesso, come prescrive la legge per gli animali a rischio estinzione, sbagliò a indicarne la specie, confondendola con la testudo graeca. “Un errore non madornale se non si è veterinari o esperti di rettili”, spiega il giornale. Si trovò così indagato e l’animale gli fu sequestrato, anche se non ha mai lasciato il suo giardino perché custode è stata nominata la moglie dell’indagato. Ora la giustizia ha riconosciuto la buona fede dell’uomo e il fascicolo archiviato. I carabinieri forestali si sono presentati a casa sua per eseguire il dissequestro ma la tartaruga è in letargo, sotto terra, in qualche punto imprecisato del giardino della coppia. E il provvedimento non può essere eseguito, se non in primavera.
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