Struzzi di un circo a spasso per Venezia, “Daspo” ai proprietari

Ai veneziani, abituati ormai a ogni genere di ‘spettacolo’ lungo le calli, non sono comunque passati inosservati – e hanno sollevato reazioni tra il divertito e l’indignato – due esemplari di struzzi australiani, noti anche con il nome di “emù”, affiancati da due accompagnatori stranieri, che questo pomeriggio hanno percorso il tragitto che porta dalla stazione di Santa Lucia a Rialto. Filmati e foto dell’inconsueta ‘passeggiata’ hanno iniziato a essere diffusi sui social media, in particolare dal gruppo “Venezia non è Disneyland” (dal cui profilo Fb sono state prese le foto Ansa). Alla Polizia locale nel frattempo sono arrivate decine di telefonate di residenti che chiedevano conto degli ‘ospiti’ pennuti incrociati per strada. Gli agenti sono così intervenuti ricostruendo la strada che i due uccelli rari hanno compiuto per arrivare in laguna, e multando i due proprietari – due cittadini sloveni – per intralcio alla circolazione e violazione del regolamento di igiene degli animali.

Fermo immagine di un video pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione "Venezia NON è Disneyland" che documenta la passeggiata di due struzzi australiani per le calli di Venezia, 2 gennaio 2020. I proprietari, di origine slovena e appartenenti ad un circo che in questi giorni si trova a San Donà di Piave, sono stati multati per intralcio alla circolazione e violazione del regolamento di igiene degli animali. Applicato anche il Daspo urbano. ANSA/FACEBOOK VENEZIA NON E' DISNEYLAND

INIZIATIVA PROMOZIONALE DI UN CIRCO, PORTATI ANCHE IN TRENO

Nei loro confronti è stato applicato anche il “Daspo urbano”. Dai primi accertamenti, i due struzzi australiani sarebbero stati portati in centro storico da San Donà di Piave, per promuovere uno spettacolo circense, semplicemente facendoli salire su un treno regionale. Tra i video ve ne sono alcuni infatti che li immortalano lungo il corridoio di un convoglio. I due ‘accompagnatori’ si sono presentati alla biglietteria di San Donà e hanno acquistato un biglietto per sè e per gli animali, come è possibile per cani o gatti. Ovviamente senza specificare che invece si trattava di struzzi – tra l’altro senza guinzagli o ‘museruole’ per impedire colpi di becco – e  quando sono saliti a bordo ormai era troppo tardi. Trenitalia conferma che uno dei due uomini si è presentato in biglietteria e non ha fatto menzione della presenza dei due uccelli ma ha acquistato due regolari biglietti per trasporti cani. Una volta arrivati a Venezia, i quattro con tutta calma si sono mescolati tra la folla che percorreva la città, e infine sono stati bloccati, multati e fatti rientrare nel primo pomeriggio.