I palloncini “sempre più diffusi durante le feste e altre ricorrenze, addirittura ai funerali” possono avere “un impatto negativo sull’ambiente” e sugli animali marini. Lo afferma l’associazione Marevivo, che lancia una campagna di sensibilizzazione “#StopAlVoloDeiPalloncini-Per il mare non è una festa”. Secondo uno studio della University of Tasmania pubblicato da Ocean Conservancy, riferisce l’associazione ambientalista, “i palloncini sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini. La plastica morbida che li compone, se ingerita da un animale, ha 30 volte più possibilità di ucciderlo rispetto alla plastica dura come quella delle bottiglie”. Una ricerca dell’Università di Wales Swansea, nel Regno Unito – riferisce ancora Marevivo – ha evidenziato che “i pezzi di palloncino costituiscono l’80% dei rifiuti trovati all’interno lo stomaco delle tartarughe marine analizzate”.
MAREVIVO PROPONE UN APPOSITO EMENDAMENTO ALLA LEGGE SALVAMARE
La presidente della ong Rosalba Giugni annuncia inoltre “un emendamento da inserire nella legge Salvamare che stiamo proponendo ai parlamentari della Commissione Ambiente, per chiedere che venga vietato il rilascio dei palloncini in aria” e propone come alternativa l’utilizzo delle bolle di sapone. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, in una dichiarazione affidata a Marevivo ricorda che “la direttiva approvata in via definitiva dall’Unione europea, prevede che dal 2021 anche i palloncini debbano avere un’etichetta chiara e standardizzata che indichi come devono essere smaltiti e il loro impatto negativo sull’ambiente”. Negli Usa, grazie alle pressioni degli ambientalisti, cinque stati e una decina di città hanno imposto divieti e multe fino a 250 dollari contro l’utilizzo di palloncini.