Peste suina africana, 1/4 dei maiali globali è destinato a morire

L’Organizzazione mondiale per la salute animale (Oie) lancia un ulteriore allarme sulla peste suina africana, che sta decimando la popolazione asiatica di maiali da allevamento. La malattia – nata in Africa e poi diffusa in Europa e Asia – ha colpito duramente la Cina, principale produttore mondiale di carne suina, ma è stato trovata anche in altri 50 paesi, e ha ucciso decine e decine di milioni di maiali e sta rimodellando i mercati della carne e dei mangimi in tutto il pianeta. “Stiamo davvero affrontando una minaccia globale”, ha detto alla Reuters il direttore generale dell’Oie Monique Eloit, perchè “nessun paese, vicino o distante, è immune da rischi”, essendoci “una moltitudine di potenziali fonti di contaminazione”. Si stima che in Cina siano allevati circa 450 milioni di maiali, la metà della popolazione globale.

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DRONI E CECCHINI SUL CONFINE TRA COREA DEL NORD E DEL SUD

La peste suina africana, per la quale non esiste un vaccino e che non è dannosa per l’uomo, per esempio può essere trasmessa da un turista che porta un panino al prosciutto da un paese contaminato e lo butta nella spazzatura che viene poi riutilizzata dagli agricoltori per nutrire i loro maiali, ha detto la Eloit. Per non parlare dei rischi derivanti dal commercio di animali vivi e di prodotti alimentari, dai parassiti come le zecche o da piccoli allevatori che nutrono gli animali con i rifiuti e sfuggono ai controlli. La Corea del Sud è arrivata al punto di schierare droni e cecchini sul confine con il Nord per impedire il passaggio di suidi selvatici potenzialmente infetti ma l’allerta è alta in molti paesi del sud-est asiatico, tra cui Vietnam, Cambogia, Laos e Filippine, e probabilmente altri saranno colpiti nei prossimi mesi.

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FAO: LA PIU’ GRANDE EPIDEMIA ANIMALE DELLA STORIA

Come colpisce la peste suina africana? Quella che nei mesi scorsi la Fao ha definito “la più grande epidemia animale della storia” infetta i maiali causando febbre ed emorragie interne. Nel 90% degli animali colpiti la morte è assicurata. Per contenere il contagio alle autorità non rimane che abbattere tutti gli animali dell’allevamento interessato anche da un singolo caso. Spesso, si è visto in questi mesi, vengono scavate fosse comuni nelle quali i maiali sono spinti con le ruspe e poi seppelliti. Secondo alcune denunce – per esempio di Animal Equality, SaveKoreanDogs o Animal Protection (foto sotto) – questa procedura si è effettuata su milioni di animali ancora vivi in Asia.

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THE GUARDIAN: “MORIRANNO UN QUARTO DEI MAIALI MONDIALI”

Secondo il quotidiano britannico Guardian “si prevede che circa un quarto della popolazione suina globale morirà a causa dell’epidemia” mentre in Cina il numero di maiali a settembre era sceso di oltre il 40% rispetto a 12 mesi prima, ha ammesso il ministero dell’Agricoltura. E c’è chi pensa che la situazione sia persino peggiore. Di sicuro più volte Pechino ha fatto ricorso alle riserve strategiche di carne suina negli ultimi mesi, per contrastare l’aumento dei prezzi che in agosto è arrivato al 50%. In Europa la situazione è diversa perché le epidemie riguardano principalmente i cinghiali, ha infine detto la Eloit. La peste suina africana è stata sì trovata nelle aziende agricole dell’Europa orientale ma la sua diffusione è contenuta, soprattutto grazie alle rigide misure di sicurezza attuate in alcuni paesi.

Dicembre 2018 – Peste suina in Ue: la caccia ai cinghiali è la soluzione o la causa?