Elefanti, giraffe, squali: stretta Cites sul commercio di specie a rischio

Limiti più severi al commercio di elefanti africani catturati in natura e destinati a zoo e circhi, conferma del divieto del commercio d’avorio, messa al bando del commercio della lontra liscia, rafforzamento della protezione delle giraffe, di numerose specie di squali (in particolare lo squalo mako), di diverse tartarughe, coralli e legni tropicali. Sono alcune delle decisioni per rafforzare la salvaguardia delle specie minacciate di estinzione che sono state adottate alla 18esima Conferenza delle Parti Cites (la convenzione che regolamenta il commercio internazionale di specie animali e vegetali a rischio) conclusa oggi a Ginevra. Lo ha reso noto il ministero dell’Ambiente ricordando che vi hanno partecipato delegazioni di oltre 180 Paesi e centinaia di organizzazioni internazionali (la delegazione italiana è stata guidata dal generale di brigata Massimiliano Conti, comandante del raggruppamento Carabinieri Cites). A Ginevra la Conferenza ha inoltre “riconosciuto il ruolo critico delle comunità locali e indigene. In sostanza – spiega il ministero – ha confermato la linea protezionistica dell’Italia”. Nell’esprimere soddisfazione per i risultati raggiunti, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa rileva che “la tutela delle specie a rischio di estinzione ci sta a cuore ed è importante che un consesso internazionale come quello che si è concluso oggi a Ginevra abbia posto limiti e protezioni più stringenti”.

ANIMALISTI SODDISFATTI: “VITTORIA STORICA”

Soddisfatte anche le associazioni animaliste: “Ce l’abbiamo fatta! scrive Lav in un comunicato. – Grazie ad un lavoro tenace e costante Eurogroup4Animals (coordinamento di associazioni animaliste europee, di cui Lav è tra i membri più attivi) è riuscito a convincere i rappresentanti Europei all’assemblea plenaria Cites a votare il divieto di cattura in natura, e commercio, di elefanti selvatici”. “Vittoria storica”, ha commentato Ilaria Di Silvestre di E4a. La proposta di messa al bando, si legge nella nota, “è stata approvata con il 75% dei voti nonostante il parere negativo di Usa e Giappone. L’emendamento era stato fortemente sostenuto dai pareri scientifici degli specialisti della Commissione Elefanti Africani dell’Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) che ha esplicitamente dichiarato che ‘non vi è alcun vantaggio in termini di conservazione delle specie a rischio, nell’esser prelevate nel proprio habitat ed esser trasferite in strutture in cattività'” (“se l’habitat è ancora integro”, specifica il naturalista Nicola Bressi qui). Numerosi, infine, sono stati i temi discussi con ricadute dirette sul tessuto economico e sociale dell’Italia, rileva il ministero dell’Ambiente, in particolare nei settori della moda, dell’arredamento, degli strumenti musicali, dove è ampio l’impiego di prodotti derivati da specie animali e vegetali protette e che pongono l’Italia quale leader mondiale, come ha sottolineato il generale Conti. La prossima Conferenza si terrà nel 2022 in Costa Rica. (foto Martial Trezzini/Keystone/AP)