AGGIORNAMENTO DEL 10 GIUGNO 2019 – IL PRIMO WEEKEND AL BOTTEGHINO PREMIA PETS 2
Il cartoon Pets 2 – Vita da animali vince la sfida contro il nuovo capitolo della saga degli X-Men. I simpatici cagnolini incassano nel weekend di debutto 1 milione 34mila euro e si piazzano sopra il live-action della Disney Aladdin che ha superato in tre settimane i 13 milioni. X-Men: Dark Phoenix si piazza al terzo posto con 913mila euro.
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POST ORIGINALE
A tre anni dal primo capitolo, in “Pets 2 – Vita da animali” il piccolo jack russell terrier Max si trova davanti a nuove sfide che mettono alla prova la sua ansia. Il film, in sala dal 6 giugno, ruota intorno all’arrivo in famiglia di un cucciolo umano. In un mix di humour a misura di bambino, action e citazioni che gli adulti si possono divertire a cogliere, Max – doppiato in italiano da Alessandro Cattelan – deve imparare ad abituarsi a Liam, primo figlio della sua padrona Katie e del fresco marito Chuck. Dopo un iniziale periodo di adattamento, Liam stringe con Max e Duke – l’altro cane di casa, doppiato da Lillo – un legame forte d’affetto reciproco. Il jack russell reagisce diventando iperprotettivo, tanto da finire dal veterinario comportamentista.
CON MAX ANCHE DUKE, ROOSTER, GIDGET, NEVOSETTO E DAISY
Sarà un weekend in campagna e l’incontro con il rude cane della fattoria, Rooster, ad aiutarlo a superare molte paure e ad acquisire sicurezza. Anche gli amici di Max rimasti in città hanno i loro problemi: la volpina Gidget – doppiata da Laura Chiatti – deve introdursi in una casa sovraffollata di gatti mentre il nevrotico coniglio Nevosetto – voce di Francesco Mandelli – e l’intrepida shihtzu Daisy decidono di liberare una tigre bianca da un padrone di circo senza scrupoli. Gli sceneggiatori si sforzano di toccare molti dei temi più attuali – la non sempre facile convivenza cani-bambini, i pets nevrotici dal veterinario comportamentalista, gli animali selvatici “prigionieri” nei circhi, l’accumulatrice seriale di gatti – e forse, così facendo, rispetto al primo film le diverse trame si armonizzano meno ma resta la capacità, nelle parti più emotive della storia, di coinvolgere e far immedesimare lo spettatore.