La Commissione europea ha prorogato fino al 2021 le misure di protezione contro il piccolo coleottero dell’alveare, parassita delle api originario dell’Africa sub sahariana, rilevato nel settembre 2014 in Calabria (nella foto sopra). L’insetto – nome scientifico Aethina tumida – scava gallerie nei favi, con le feci causa la fermentazione del miele che diventa inutilizzabile e può anche portare alla distruzione totale delle colonie di api. L’Italia ha notificato alla Commissione diverse nuove segnalazioni del parassita nella seconda metà del 2018 e nel febbraio 2019 la situazione epidemiologica dimostrava il persistere di infestazioni nella regione.
TRA LE MISURE ANCHE RESTRIZIONI ALLA MOVIMENTAZIONE DI API E CALABRONI
La decisione, pubblicata in Gazzetta ufficiale, prevede di prorogare le misure già prese e in scadenza quest’anno, quali le restrizioni alla movimentazione di api e calabroni e ispezioni ed indagini epidemiologiche nelle aree colpite. L’unica ape che resiste agli attacchi del coleottero dell’alveare è l’ape del capo di origine sudafricana: questa sottospecie di apis mellifera sembra non risentire della sua presenza e le operaie sono molto aggressive con il piccolo parassita.
- Marzo 2019 – Fai: c’è un racket che organizza furti di alveari e la “tratta delle api regine”
- Marzo 2019 – Morìa di api a Udine, il gip sequestra i terreni: “Non piantate mais conciato”
- Febbraio 2019 – L’intelligenza Artificiale va in aiuto delle api contro il parassita noto come “il distruttore”: l’acaro varroa