Può continuare a dormire sonni tranquilli il leone marino che schiaccia un pisolino su una delle panchine di San Cristóbal, la più orientale delle isole dell’arcipelago delle Galapagos. E con lui tartarughe giganti, iguana marine, fregate, uccelli tropicali, delfini, sule dalle zampe azzurre e dalle zampe rosse, gabbiani a coda di rondine e tanti altri animali che vivono qui. Il governo del posto, una delle più famose destinazioni per l’osservazione della fauna nell’Oceano Pacifico, ha approvato un inedito provvedimento con il quale si proibisce d’ora in poi la pirotecnia tradizionalmente utilizzata in occasione dell’arrivo del nuovo anno. I conservazionisti hanno infatti notato che gli animali, dopo gli spettacoli pirotecnici, soffrivano di battiti cardiaci elevati, tremori e stati d’ansia. Attraverso Twitter la presidentessa del Consiglio di governo delle Galapagos, Lorena Tapia Núnez, ha annunciato di aver “appena approvato una storica risoluzione in assemblea che proibisce l’ingresso, il commercio, la distribuzione e l’uso di fuochi pirotecnici nell’arcipelago”. Da questo divieto, si legge in un comunicato del Consiglio, sono esentati quegli strumenti che si limitano a produrre luce, ma nessun rumore o fragore. Si tratta, ha sottolineato Tapia, di “un regalo per l’Ecuador e per il mondo” nella prospettiva di una migliore conservazione del patrimonio faunistico. Situate a circa mille chilometri dalla costa ecuadoriana, le Galapagos – il luogo dove Charles Darwin, che le visitò nel 1835, ebbe l’intuizione della teoria evoluzionistica – posseggono specie animali uniche al mondo e già nel 1978 l’arcipelago è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. (nelle foto sopra e sotto, un leone marino riposa su una panchina di San Cristóbal, Galapagos. In fondo, un iguana a Tortuga Bay)
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