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MUDEC PHOTO “ANIMALS”, MILANO, FINO AL 31 MARZO 2019
Una selezione di scatti di animali del grande fotografo americano Steve McCurry tiene a battesimo il Mudec Photo, il nuovo spazio espositivo del Museo delle Culture di Milano dedicato alla fotografia d’autore. Da domenica prossima, 16 dicembre, al 31 marzo 2019 “Animals” propone 60 immagini che raccontano l’indissolubile legame tra animale e uomo. Il progetto della curatrice Biba Giacchetti nasce pensando alle foto che McCurry nel 1992 scatta nel Golfo Persico, da dove torna con un reportage sul disastroso impatto ambientale e faunistico nei luoghi del conflitto. Le immagini-icone dei cammelli che attraversano i pozzi di petrolio in fiamme e degli uccelli migratori interamente cosparsi di petrolio aiutano McCurry a conseguire il prestigioso Word Press Photo, assegnato quell’anno da una giuria composta da bambini di tutte le nazioni. Ma in mostra si trovano anche animali come via alla sopravvivenza, quelli da lavoro, alcuni talvolta sfruttati come unica risorsa a una condizione di miseria, altre volte amati e riconosciuti come compagni di vita per alleviare miserie, o semplicemente per una forma di simbiotico affetto. E poi racconti più soavi, poetici o ironici, come il cane fashionista tinto di rosa a Hollywood, il serpente a guisa di collana in un supermercato americano o i due topolini bianchi sulle spalle del ragazzo indiano scelti come testimonial della mostra. Info qui. (nella foto sopra Steve McCurry – Kabul, Afghanistan – Anno: 2002 – A Kabul il sabato mattina è giorno di mercato e di combattimenti tra cani, cui assistono centinaia di persone. La razza di cani pastore Kuchi possiede un coraggio indomito, derivante da un istinto di protezione sia del proprio branco sia dell’uomo per il quale è pronto a tutto. In Afghanistan i combattimenti tra cani erano fuori legge sotto il dominio dei talebani, ma purtroppo, nonostante l’allarme internazionale, sono tornati a diffondersi).
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GIORNI BESTIALI, MILANO, FINO AL 25 GENNAIO 2019
Massimo Caccia è un artista di Vigevano che da anni disegna, dipinge e ritrae solo animali. Da oggi e fino al 25 gennaio 2019 (ma con una pausa dal 21 dicembre al 7/1 compresi) la Galleria l’Affiche di Milano (via dell’Unione 6 – 20122 Milano, 02.86450124) ospita la mostra delle sue opere raccolte nel libro-catalogo “Giorni Bestiali”: 365 piccoli ritratti di animali, uno per ogni giorno dell’anno, disegnati su carta in misura 23 x 23 cm e incorniciati. Si tratta di una rassegna di “animali coinvolti in contrattempi improbabili, quasi drammatici, a volte sadici, comunque solenni. Le spossanti sfighe quotidiane, i paradossi destabilizzanti e assoluti: enigmatici casi della vita che invece di capitare a noi capitano, grazie a Dio, a bestie attonite che, a guardarle bene, ci ricordano amici vicini e lontani, e quindi ci assomigliano”, spiega la presentazione della mostra. All’Affiche saranno esposti da oggi 365-18 disegni, cioè i 18 giorni che mancano alla fine dell’anno: ogni mattina un nuovo animale troverà spazio sulle pareti fino a completare il 2018. (nelle foto sopra alcuni dei “ritratti bestiali” di Massimo Caccia, qui una gallery)
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MOSTRA FOTOGRAFICA, BARD (AO), FINO AL 6 GENNAIO 2018
Al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, fino al 6 gennaio 2019 c’è la mostra delle immagini dell’edizione n. 61 del World Press Photo. Vincitore assoluto del World Press Photo 2018 è il reportage “Crisi del Venezuela” del venezuelano Ronaldo Schemidt, fotografo della Agence France-Presse con uno scatto di un giovane in fuga, avvolto dalle fiamme, nel giorno della manifestazione contro il presidente Nicolás Maduro a Caracas nel maggio 2017. Qui su 24zampe una selezione di foto di animali esposte a Bard. Si va dai pinguini saltarocce dell’Africa meridionale in declino alle aquile calve che frugano tra i cassonetti dell’Alaska, dai cuccioli di elefante orfani abbandonati in Kenya alle tartarughe giganti che fanno i fanghi alle Galapagos. Scatti che mettono in luce, come tutti quelli del World Press Photo 2018, acluni tra aspetti cruciali del nostro tempo: in questo caso l’ambiente minacciato, le crisi ecologiche ma anche la bellezza della natura, che arriva a mozzare il fiato. Nella foto sopra, di Neil Aldridge, un giovane rinoceronte bianco del sud, drogato e bendato, sta per essere rilasciato allo stato selvatico nel Delta dell’Okavango, in Botswana, dopo il suo trasferimento dal Sud Africa per proteggerlo dai bracconieri.
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GATTOMERCATINO DI NATALE, MONZA, TUTTI I SABATI E DOMENICHE FINO A NATALE 2018
L’associazione Gattolandia – Onlus per la tutela del gatto di Monza organizza tutti i sabati e le domeniche fino al 25 dicembre 2018 nella sede del gattile di via Sardegna 73b un mercatino natalizio aperto a tutti e organizzato con lo scopo di far finanziare le attività e la gestione dei mici ospitati dall’associazione, tra cui anche tanti cuccioli in cerca di casa. In vendita calendari, tazze, magliette, strofinacci e decorazioni per Natale, tutti i weekend dalle 16 alle 18.
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CANI NELL’ARTE, VENARIA REALE (TO), FINO AL 10 FEBBRAIO 2019
Aperta alla Reggia di Venaria, in provincia di Torino, la prima grande mostra d’Italia sul tema del cane nell’arte: “Cani in posa. Dall’antichità ad oggi”. L’esposizione, con sculture e dipinti eseguiti da alcuni fra i massimi artisti di tutti i tempi, da Pompei fino ad oggi, ha come oggetto la costante presenza del cane nel mondo dell’arte figurativa occidentale, spesso quale motivo accessorio della grande pittura di storia, ma anche come un genere vero e proprio coltivato dai pittori “animalisti” o da artisti completi cimentatisi in vari settori, sia con carattere autonomo che legato al genere del ritratto. Dopo la figura umana, il cane, “amico dell’uomo” per antonomasia, è l’animale da sempre più rappresentato dagli artisti, tradendo un legame affettivo e un’affinità elettiva che travalica gli aspetti del decoro formale. Presente in esposizione il mosaico pompeiano “Cave canem” del Museo Archeologico di Napoli e poi opere datate tra il ‘500 e il ‘700 di artisti come Jacopo Bassano, Frans Snyders, Luca Giordano, Sebastiano Ricci, Giovan Battista Tiepolo, Antonio Canova, fino a contemporanei come Eliott Erwitt e Keith Haring. A cura di Francesco Petrucci, è aperta fino a domenica 10 Febbraio 2019. Alla mostra, organizzata in collaborazione con Enci, sono ammessi cani di piccola e media taglia, con una certa elasticità. L’ingresso da martedì a domenica è a pagamento, 12 euro. (foto Alessandro Di Marco/Ansa)
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MOSTRA FOTOGRAFICA, TREVISO, FINO AL 3 FEBBRAIO 2019
Pelosi in mostra a Treviso: “Come gli umani, solo con più capelli” è il titolo dell’esposizione fotografica di Elliott Erwitt che apre sabato 22 settembre alla Casa dei Carraresi e dura fino al 3 febbraio 2019. Raccoglie parte della copiosa e originalissima produzione del grande fotografo dedicata al migliore amico dell’uomo, che si vanta di aver ormai ritratto migliaia di quattrozampe anche se, soprattutto nei primi decenni di carriera, quasi sempre a margine del proprio lavoro per l’agenzia Magnum. In un percorso originale dagli anni ’50 a oggi, sono esposti 80 scatti, tutti realizzati “dal punto di vista dei cani”, che indagano l’atteggiamento naturale e irriverente degli animali in contrapposizione a quello dei loro padroni. In mostra anche video, documenti e altro materiale dedicato al tema. Insieme all’Associazione Cinofila Trevigiana, Il Circolo Cinofilo di Pordenone e l’Enpa di Treviso, gli organizzatori hanno previsto una serie di incontri e lezioni pratiche a margine della mostra. Per saperne di più cliccare qui (nella foto sopra New York City 2000, una delle immagini in esposizione)
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DINOSAURI A MILANO, FINO AL 3 FEBBRAIO 2019
Fino al 3 febbraio 2019 alla Fabbrica del Vapore di Milano c’è Dinosaur Invasion, un parco giurassico a grandezza naturale che offre un’esperienza unica e dinamica di grande impatto: l’Invasione è di oltre 30 dinosauri da osservare ciascuno nel proprio ambiente, ricreato con cura in 17 isole interamente scenografate. Grazie alla tecnologia degli “animatronics”, sistemi tecnologici e robotici in grado di muovere le grandi e fedeli riproduzioni dei dinosauri, il visitatore è immerso in una giungla di piante artificiali, effetti speciali e luminosi robotizzati, che muovono il corpo la lingua, la bocca, gli occhi, la coda, le ali e gli artigli. Le creature sono state progettate e costruite sulla base delle indicazioni di un team di paleontologi professionisti per ricostruire anche i movimenti, fedeli al loro comportamento in natura. Un’esperienza che comunque non tralascia gli aspetti scientifici ed educativi con approfondimenti sull’evoluzione, sulla classificazione e sull’habitat di questi animali. Oltre ad appassionare i più piccoli la mostra offre ai più grandi spunti scientifici sulle scoperte genetiche e i progressi scientifici che un giorno potrebbero riportare in vita un meraviglioso cucciolo di dinosauro. Chiuso lunedì, info qui.