“Kaos ha avuto un infarto”: secondo l’autopsia non è stato avvelenato

AGGIORNAMENTO DEL 2 AGOSTO – IZSAM TERAMO: KAOS AVVELENATO CON LUMACHICIDA

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AGGIORNAMENTO DELLE 22.10 IN CODA – L’ESPERTO DI PARTE: “INFARTO IMPROBABILE”

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AGGIORNAMENTO DELLE 22 IN CODA – AL MOMENTO ESCLUSI VELENI, DOMANI ALTRI ESAMI

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Kaos sarebbe morto di infarto e non avvelenato. La certezza dell’esame tossicologico la si avrà solamente tra un paio di mesi ma secondo i risultati preliminari dell’autopsia effettuata dall’istituto zooprofilattico di Teramo sul cadavere di Kaos, il cane soccorritore di Amatrice trovato morto nel giardino di casa dal suo compagno umano e conduttore Fabiamo Ettorre, il pastore tedesco avrebbe avuto un arresto cardiaco. Lo scrive oggi il Messaggero in prima pagina. Il decesso sarebbe avvenuto “a causa di una grave patologia acuta, forse cardiaca. In attesa dell’ufficialità dei referti – per alcuni di essi occorrerà un lasso di tempo molto lungo – chi ha potuto esaminare in questi giorni la carcassa del pastore tedesco, all’Izsam di Teramo, non ha avuto molti dubbi. Il quadro è compatibile con quello di una morte naturale”, spiega il quotidiano romano. Sulla morte di Kaos è in corso l’inchiesta della procura dell’Aquila con le indagini affidate ai carabinieri forestali che hanno fatto rilievi sequestrando la carcassa per l’autopsia fatta a Teramo dall’Istituto zooprofilattico sperimentale: bocche cucite dall’istituto, che smentisce di aver divulgato notizie in merito all’esame. Restano i dubbi di Fabiano, il primo a denunciare la morte, secondo i suoi sospetti avvenuta per avvelenamento. Ma già lunedì, il giorno successivo alla morte, i carabinieri forestali nel corso del sopralluogo nel giardino della casa di Sant’Eusanio Forconese (Aq) e nei dintorni non avevano trovato bocconi avvelenati. E su 24zampe una lettrice veterinaria di Cuneo, twitter@VetDietvet, invitava alla prudenza: “Hanno un referto di un’autopsia? Trovare un cane giovane morto improvvisamente in giardino non significa automaticamente avvelenamento”, scriveva. Ironico e amaro il commento di Ettorre dopo i risultati dell’esame autoptico: “Vedrete, diranno che è caduto dal balcone. Non credo a questa buffonata, tenteranno anzi di mettere a tacere la storia”. “Ci sono molti punti oscuri. Per le persone ci vogliono giorni e qui in 24 ore è stata fatta l’autopsia e sono stati dati i risultati”. Ettorre afferma “di non essere stato avvisato che sarebbe cominciata l’autopsia” e neppure della possibilità di costituirsi “parte offesa e far assistere i periti di fiducia all’esame”. A non convincere il padrone di Kaos anche il fatto che “hanno sequestrato la salma di Kaos in un batter d’occhio e poi, dopo 48 ore, è stato imposto il silenzio assoluto”.

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AGGIORNAMENTO DELLE 22 – AL MOMENTO ESCLUSI VELENI, DOMANI ALTRI ESAMI
Non ci sarebbero finora tracce di veleni o traumi evidenti compatibili con la morte improvvisa di Kaos, il caso da soccorso trovato deceduto nell’aquilano. E’ quanto emerge dai primi esami effettuati all’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Tuttavia gli inquirenti fanno sapere che sono attesi per domani in giornata i risultati di altri approfondimenti su esami che potrebbero rilevare sostanze tossiche. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DELLE 22.10 – L’ESPERTO DI PARTE: “INFARTO IMPROBABILE”

“Un infarto in cani come Kaos, addestrati e allenati alla fatica e allo stress è molto raro. Avviene solo in animali da zoo“. Così all’Ansa, in merito a un’ipotesi di infarto, il veterinario di parte, Pierluigi Castelli, di Genova, che assiste il proprietario del pastore tedesco Kaos, su cui ieri è stata eseguita l’autopsia all’Istituto zooprofilattico di Teramo. “Certo sarei più contento se fosse morto di cause naturali e non di avvelenamento. Ma, in base alla descrizione e agli elementi che ci ha fornito il proprietario sullo stato del cane al momento del ritrovamento non sembrerebbe un disturbo di questo tipo, cioè infarto. L’unica possibilità è che avesse una malformazione congenita che non si conosceva. Per ora, però – sottolinea Castelli – si tratta solo di sospetti perché la Procura non ci ha ancora autorizzato ad accedere agli atti dell’ autopsia, che non sapevamo nemmeno essere in corso ieri”. Per l’esame tossicologico occorre almeno un mese,  chiarisce ancora il veterinario. Castelli è coadiuvato dal collega Enrico Moriconi di Torino, Garante dei diritti degli animali della Regione Piemonte. “L’infarto non è frequente nei cani, poi di quell’età come Kaos. Se fosse qualcosa a carico del cuore – spiega Moriconi – sarebbe sicuramente una forma congenita. Se fosse così sarebbe importante conoscere lo storico dei parenti di Kaos. A oggi perònon abbiamo ricevuto alcuna comunicazione sull’autopsia. La morte improvvisa richiama l’avvelenamento – conclude Moriconi – ma è importante sapere anche se si siano manifestati sintomi precedenti”, per avere un quadro più definito.

il_messaggero