“Subito la commissione d’inchiesta Ue sul trasporto di animali vivi”: la chiedono 223 eurodeputati

AGGIORNAMENTO DEL 12 APRILE 2018 – NIENTE COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI IN UE

“Il Presidente del Parlamento Europeo, per la seconda volta, e senza motivazioni chiare, vieta ai parlamentari europei la possibilità di votare sulla costituzione di una commissione di inchiesta sul trasporto di animali vivi. Un comportamento scorretto, che ci indigna e che condanniamo”, denuncia Eleonora Evi, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, dopo la bocciatura, oggi, nella Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo, della richiesta di calendarizzare il voto sulla commissione di inchiesta nella plenaria di Strasburgo. A chiederla erano stati 223 europarlamentari, tra cui tutto il M5S, i dettagli sono nel post qui sotto. La scelta di non inserire il voto in calendario è stata fatta dalla Conferenza dei Presidenti, l’organo parlamentare più potente, composto dagli otto Presidenti dei Gruppi politici presenti al Parlamento europeo e dal Presidente, Antonio Tajani.

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POST ORIGINALE DEL 20 MARZO 2018

Quasi un terzo degli europarlamentari ha chiesto l’istituzione di una Commissione di inchiesta sul trasporto di animali vivi ma la Conferenza dei presidenti (CoP), un gruppo di otto persone espressione di tutti i gruppi politici che siedono nel Parlamento europeo, l’ha invece negata. E’ la denuncia di Eleonora Evi del Movimento 5 Stelle-EFDD Group, eurodeputata dal 2014 e membro della commissione Ambiente. “Ogni anno più 3 milioni di animali vivi sono esportati dall’Ue verso paesi terzi in condizioni terribili. Durante tragitti lunghissimi, il loro benessere è sistematicamente negato, in violazione del Regolamento (CE) n.1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto”, scrive in una nota. Ma quando la richiesta di istituire una Commissione di inchiesta sulla materia, “sostenuta in modo trasversale da un totale di 223 (su 751, nd24z) Parlamentari europei di tutti gli schieramenti”, è arrivata al vaglio della Conferenza dei presidenti, la sorpresa. “Sembra che non vi sia stato alcun tipo di confronto su questo argomento – sostiene la Evi – e che i Presidenti dei popolari europei (Ppe), dei socialdemocratici (S&D) e dei liberali (Alde) abbiano preferito by-passarlo proponendo – in ‘alternativa’ – di lavorare in Commissione per l’agricoltura al testo di una relazione”. Un comportamento “antidemocratico, ingiustificabile e inaccettabile”, per i promotori della Commissione d’inchiesta, che condannano “pubblicamente la decisione della CoP”: la richiesta “in ultima istanza, è stata totalmente negata”, accusano. Il comunicato dell’eurodeputata M5S si chiude con l’invito alla Conferenza dei presidenti “di rivedere la sua posizione e di inserire nell’ordine del giorno della prossima plenaria un voto sull’istituzione della Commissione d’inchiesta”, “l’unico modo possibile per garantire la democraticità e la trasparenza del processo decisionale”, “preservare il benessere animale e mantenere intatta la credibilità di questa istituzione”. (nella foto sopra la celebre immagine di Jo-Anne McArthur “Pig going to slaughter – Canada”, per saperne di più cliccare qui)

  • Dell’argomento ci siamo già occupati su 24zampe quando Eurogroup for Animals ha organizzato la campagna #StopTheTrucks e raccolto un milione di firme di cittadini Ue per chiedere di dire basta ai trasporti di animali sulle lunghe distanze.
  • L’Italia è tra i tredici paesi europei denunciati nel 2016 alla Ue per violazioni nel trasporto di animali vivi verso la Turchia dalla tedesca Animal Welfare Foundation. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe.
  • Tra le altre denunce di Awf quelle contro alcuni Stati membri per il trasporto via mare di animali vivi da Ue a Stati terzi, in particolare del medio oriente e per trasporti in Europa di animali non svezzati”, fa sapere Manuela Giacomini, avvocato specializzato in diritto degli animali.