A Natale e durante le feste attenti al cane, rischia un avvelenamento da cioccolato

Cena della vigilia, pranzo di Natale, cenone di Capodanno e tante giornate di festa in mezzo. E’ un periodo di gioia per i cani, che godono della presenza della famiglia in casa, ma nel quale non mancano i pericoli per la loro salute. I tanti dolciumi che si portano in tavola per le feste costituiscono una minaccia per i nostri amici a quattrozampe, che ora più che mai rischiano un avvelenamento da cacao. Una ricerca dell’università di Liverpool evidenzia la maggiore accessibilità del cioccolato per il cane proprio a Natale, e in misura minore a Pasqua. Il cacao contiene teobromina, uno stimolante simile alla caffeina, tossico per il cane al quale può causare vomito, aumento della frequenza cardiaca, agitazione e persino la morte, se ingerito in grandi quantità. Gli studiosi hanno preso in esame dati veterinari sull’intossicazione da cacao nei cani tra il 2012 e il 2017 nel Regno Unito, per scoprire eventuali correlazioni con Natale, San Valentino, Pasqua e Halloween e cioè con festività caratterizzate da un consumo maggiore di leccornie. Dai dati è risultato che l’esposizione del cane al cioccolato è quattro volte più probabile a Natale, e due volte più probabile a Pasqua, rispetto a un normale giorno non festivo. Un’altra differenza è dovuta all’età: l’intossicazione è più comune nei cani giovani, fino ai quattro anni, che in quelli più anziani. E l’età fa la differenza anche per i cuccioli d’uomo. Tavolette, soldini e decorazioni commestibili per l’albero, torte, torroni e calendari dell’avvento mettono una gran quantità di cioccolato nelle mani dei bambini. Questo bottino viene condiviso con il cane, a cui il sapore del cioccolato non dispiace affatto. Nella ricerca, pubblicata sulla rivista Vet Today, i ricercatori sostengono quindi la necessità di “mettere al corrente i padroni dei rischi che si corrono, specialmente nel periodo natalizio e pasquale”. Un’informazione che, concludono, deve arrivare anche ai membri più giovani della famiglia.

  • Guido Minciotti |

    Enrico, ti rispondo con un’esperienza personale. Qualche anno fa ho portato al pronto soccorso veterinario il mio cane di 8 kg che aveva mangiato una manciata si comuni cioccolatini al latte. Mi hanno spiegato che non era in pericolo, nel cioccolatino industriale c’è pochissimo cacao, quello che davvero contiene teobromina. Ti do comunque qualche numero, per quanto all’incirca, non sono veterinario: un cane di 10 kg dovrebbe, per trovarsi in pericolo, mangiare mezzo chilo di cioccolato fondente “nero” al 50% di cacao (4-5 tavolette grandi, più di 50 cioccolatini) o un chilo di cioccolato al latte. Grosse quantità insomma, impossibili da trovare in tutto il pacco di corn flakes. Che personalmente non gli darei comunque. Grazie di leggere 24zampe, saluti e auguri gm

  • Guido Minciotti |

    Enrico, ti rispondo con un’esperienza personale. Qualche anno fa ho portato al pronto soccorso veterinario il mio cane di 8 kg che aveva mangiato una manciata si comuni cioccolatini al latte. Mi hanno spiegato che non era in pericolo, nel cioccolatino industriale c’è pochissimo cacao, quello che davvero contiene teobromina. Ti do comunque qualche numero, per quanto all’incirca, non sono veterinario: un cane di 10 kg dovrebbe, per trovarsi in pericolo, mangiare mezzo chilo di cioccolato fondente “nero” al 50% di cacao (4-5 tavolette grandi, più di 50 cioccolatini) o un chilo di cioccolato al latte. Grosse quantità insomma, impossibili da trovare in tutto il pacco di corn flakes. Che personalmente non gli darei comunque. Grazie di leggere 24zampe, saluti e auguri gm

  • Enrico Bronzo |

    interessante, riesci per favore a definire la “grande quantità”? Stamattina per la prima volta casualmente le ho dato tre pugni di corn flakes al cioccolato

  • Enrico Bronzo |

    interessante, riesci per favore a definire la “grande quantità”? Stamattina per la prima volta casualmente le ho dato tre pugni di corn flakes al cioccolato

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