Ammonta a quasi 250 il numero di stalle crollate nel Teramano a seguito della recente ondata di maltempo che ha colpito l’intera provincia, dato che costituisce oltre l’87% del totale di 282 registrato nell’intera regione Abruzzo nei giorni tra il 17 e il 21 gennaio scorsi. Sono alcuni dei numeri illustrati dai componenti del Tavolo di coordinamento delle emergenze zootecniche e veterinarie, al quale hanno contribuito personale dei Comando Carabinieri Forestale, dell’Istituto zooprofilattico “G. Caporale”, Asl, Cives Protezione Civile, Guardie ambientali, Oipa, Gran Sasso Laga Park e Servizi veterinari della Regione Abruzzo. Le conseguenze del maltempo hanno provocato grandi difficoltà agli allevatori in particolare, che lamentano pesantissime perdite di capi, deceduti e menomati sotto il crollo di tettoie e capannoni, o che registrano un drammatico calo della produzione di latte e carne, per lo stress cui sono stati sottoposti i capi superstiti. Soltanto nel settore avicolo si conta la morìa di oltre 150 mila polli, così come è ancora in corso il calcolo dei suini uccisi dai crolli provocati dall’eccezionale nevicata: in un allevamento di Castel Castagna, su una popolazione presente di oltre 11mila maiali, almeno 3mila non sono scampati ai danni. Analogo discorso per i bovini (151 decessi) e gli ovi-caprini (1.157 decessi). (Ansa, nella foto la rimozione della carcassa di una vacca)
