Una lettera a Beppe Grillo, garante del Movimento 5 Stelle, per denunciare il “tradimento delle promesse elettorali”. E’ quella che hanno scritto al leader pentastellato alcune associazioni animaliste di Torino contrarie alla realizzazione sulle sponde del fiume Po di un nuovo zoo. “L’amministrazione cittadina a guida M5S ha ereditato questa scelta – si legge nella missiva – dall’amministrazione precedente, ma si è perfettamente allineata ad essa, in contrasto con il programma elettorale presentato a giugno”. Enpa, Lac, Lav, Leal e Sos Gaia sono contrarie alla realizzazione a Parco Michelotti, non lontano dalla centrale Piazza Vittorio, di uno zoo con “children farm”, con animali delle fattorie di tutto il mondo, e una biosfera per riprodurre l’ecosistema del Rio delle Amazzoni. Sos Gaia ha anche lanciato una petizione sulla piattaforma di Change.org (raggiungibile qui https://www.change.org/p/no-allo-zoo), dove denuncia il rischio della riapertura dello zoo e chiede la firma di chi è contrario. “Le promesse del M5S vengono sacrificate per il timore di sostenere ipotetiche richieste di danni in caso di sospensione”, dicono le associazioni, ricordando di avere contribuito alla vittoria del M5S. E chiedono l’intervento di Beppe Grillo “per ottenere il rispetto degli impegni elettorali, la difesa degli spazi pubblici e la tutela degli animali”. In una recente indagine di Born Free foundation, in tema di zoo l’Italia è nel “gruppo dei peggiori”: sui 68 zoo riconosciuti nel 2010 solo 5 rispettavano la direttiva Ue, nel 2015 i giardini zoologici riconosciuti sono saliti a 98 di cui 43 esentati dalla normativa comunitaria e solo 16 sono a norma. (Ansa, sopra una foto di Britta Jaschinski tratta dalla raccolta scattata agli zoo d’Europa da Born Free foundation. Per saperne di più cliccare qui e per vedere altre foto qui)
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