AGGIORNAMENTO DEL 8 AGOSTO 2016
LAV: TROPPI PREGIUDIZI SULLA SCELTA VEG, INGIUSTA CACCIA ALLE STREGHE CHE VIOLA LE LIBERTA’ PERSONALI E IL DIRITTO ALLA SALUTE. NESSUN TIMORE PER I CIBI SPAZZATURA, PER IL 20,9% DEI BIMBI IN SOVRAPPESO E IL 9,8% OBESI IN ITALIA? Bene favorire una maggiore informazione e consapevolezza alimentare tra le famiglie italiane, per evitare che i bambini possano essere vittime di un’alimentazione squilibrata o priva di elementi nutritivi essenziali, ma senza innescare un ingiusto clima da caccia alle streghe nei confronti della scelta vegana, che rischia di creare solo disinformazione e confusione. La Proposta di Legge, presentata l’11 luglio scorso (n.3792) alla Camera dei Deputati dall’onorevole Elvira Savino (PDL), con il titolo: “Introduzione degli articoli 572-bis e 572-ter del codice penale, concernenti il reato di imposizione di una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita a un minore di anni sedici”, viene infatti pubblicizzata come anti-vegan. “La scelta alimentare vegan dalla primissima infanzia all’adolescenza se praticata avvalendosi della consulenza (come per tutti i piccoli) di professionisti specializzati, in quadri clinici che non prevedano controindicazioni, è sana, equilibrata e bilanciata oltre che etica: su questa scelta vengono alimentati troppi pregiudizi, che oltre a fare disinformazione, rischiano di limitare le libertà personali e il diritto costituzionale (art.32) alla salute – afferma la LAV – Come è possibile che si adotti invece maggiore indulgenza verso i cosiddetti cibi spazzatura (es. quelli troppo ricchi di zuccheri, sale, grassi, fritti, con conservati o coloranti artificiali, ecc.)?”. Nella premessa al testo degli articoli della PdL n.3792 dell’On. Savino, in cui è prassi spiegare le motivazioni per cui si è giunti a proporre le modifiche al Codice, si stigmatizzano in effetti l’alimentazione vegetariana e vegana (basandosi su una manciata di casi di cronaca riportati dalla stampa e sempre smentiti dai fatti), quindi la scelta alimentare di un numero di persone che raggiunge, secondo l’ultimo Rapporto Eurispes, quasi il 9% degli italiani e comprende intere famiglie e generazioni cresciute bene. Non si tengono inoltre presenti autorevoli pareri accademici internazionali, basati perciò su grandi numeri, come quello l’American of Nutrition and Dietetics (già ADA) – una delle più autorevoli fonti in materia di nutrizione, e sulla stessa posizione si attestano American Academy of Pediatrics e Canadian Paediatric Society – per la quale “le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza”. La premessa, confusa e fuorviante, è solo l’introduzione al testo degli articoli della Proposta di Legge, i quali non nominano mai l’alimentazione vegan, che non è una dieta, ma parlano di punizioni di vario grado per i genitori che impongono una “dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata del minore”. Secondo Paola Segurini, responsabile LAV Area Scelta Vegan: “La scelta vegana ben pianificata non è mai priva di elementi essenziali, possono esserlo invece molte altre. Ben venga l’affermazione, anche in sede legislativa, dei doveri di corretta alimentazione dei minori da parte dei genitori, che porterà ad una maggiore attenzione di tutti i genitori. Ci auguriamo che, supportati anche dal sempre crescente allarme degli enti preposti, ogni intervento in questa materia sia compiuto con la massima obiettività e competenza, estendendo eventuali ipotesi di reato anche alla malnutrizione per eccesso, alla disattenzione o ignoranza di base, che conduce alla somministrazione di cibi, come le merendine industriali, le bevande zuccherate e i sacchetti di patatine a go-go, i quali portano a numeri – questa volta davvero elevatissimi – di giovanissimi con alterazioni di peso e metabolismo e quindi con rischi per la salute: l’Italia è ai primi posti in Europa per obesità, con il 20,9% di bimbi in sovrappeso e il 9,8% obeso* (*dati del sistema nazionale di sorveglianza “Okkio alla Salute”, gennaio 2015.)”. (Comunicato)
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LA PROPOSTA DI LEGGE ANTIVEGANA FA IL GIRO DEL MONDO
Nonostante sia ancora solo a livello di proposta di legge l’idea della deputata di Forza Italia Elvira Savino di mandare in carcere i genitori che impongono la dieta vegana ai bambini sta facendo il giro del mondo, ripresa da diversi media dal Guardian, alla Bbc all’australiano 9news al francese DirectMatin. Il provvedimento prevede fino a un anno di carcere per chiunque “impone o adotta nei confronti di un minore degli anni sedici, sottoposto alla sua responsabilità genitoriale o a lui affidato, una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita sana ed equilibrata del minore stesso”, con “un aggravamento fino a tre anni se il reato viene compiuto su un bimbo di meno di tre anni”. La legge, spiega Savino nell’introduzione, non è contro la dieta vegana o vegetariana, che anzi ha benefici per la salute. “Nulla v’è da obiettare se chi sceglie questo stile alimentare è un adulto consapevole capace di autodeterminarsi. Il problema sorge quando ad essere coinvolti sono i minori”. (ANSA).