Oltre 100 mila elefanti uccisi tra il 2010 e il 2012 per il loro avorio: nonostante i progressi, nella lotta ai traffici illeciti di animali selvatici ancora molto deve essere fatto. È l’appello lanciato dall’Onu per la Giornata mondiale della natura (World Wildlife Day) che si celebra oggi 3 marzo in tutto il mondo. I riflettori dell’edizione 2016 sono puntati sugli elefanti asiatici e africani. La ricorrenza è stata istituita dalle Nazioni unite il 20 dicembre 2013 nella data che richiama la firma della prima Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate da estinzione (Cites), avvenuta il 3 marzo 1973 a Washington. Ma la lotta è ormai globale: è dei giorni scorsi, ne abbiamo scritto qui su 24zampe, il lancio da parte dell’Unione europea di un piano d’azione contro il traffico illegale d’avorio, corni di rinoceronti, pellami e legnami protetti, animali selvatici. A rinnovare lo slogan “È ora di fare sul serio contro i crimini di natura” un breve filmato, nel formato di cartoon, pubblicato su YouTube dall’Ufficio delle Nazioni unite per il contrasto della droga e della prevenzione del crimine (Unodc) che mostra la brutalità del bracconaggio, della distruzione di ecosistemi naturali, con i relativi traffici economici che finiscono nelle mani di gruppi criminali e alimentano la corruzione. (Ansa, foto EPA/BRENT STIRTON: nell’immagine, vincitrice del World Press Photo, un soldato della Lra, Lords Resistance Army, trasporta due zanne d’avorio in Sudan)