L’Ente circhi contro il comune di Padova: “Vietarli è illegale”

“Battaglia di civiltà vietare i circhi? Oltre che fuorilegge, sarebbe solo un’azione muscolare e ideologica. Se gli interessi elettorali glielo consentono, metta lo stesso zelo nel tutelare tutte le altre specie animali“. E’ la risposta del presidente dell’Ente Nazionale Circhi (Enc), Antonio Buccioni, all’annuncio dell’assessore del Comune di Padova Maurizio Saia, secondo il quale l’amministrazione comunale avrebbe deciso di vietare i circhi con animali. L’associazione di categoria dei circhi italiani ha scritto una lunga lettera al sindaco della città e al prefetto. “A differenza di quanto la disinformazione e l’ignoranza dilaganti tendono ad accreditare, i circhi sono l’attività con la presenza di animali più controllati in assoluto – scrive Buccioni -. Ad ogni cambio di città ricevono la visita dei servizi veterinari dell’Asl, e spesso anche di altri organismi preposti ai controlli. In caso di inadempienze e maltrattamento degli animali, i circhi non ricevono l’autorizzazione ad iniziare gli spettacoli” (nella foto una campagna di Animalisti italiani, una delle associazioni animaliste più attive nella lotta contro i circhi con animali).
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“E’ ridicolo – spiega Buccioni – che amministratori in campagna elettorale permanente parlino di ‘battaglia di civiltà’ per un settore che – in Italia – impiega complessivamente non più di 2 mila animali, nella quasi totalità nati in cattività, tacendo invece su allevamenti, vendita di animali, condizioni spesso proibitive nelle quali sono tenuti gli animali da compagnia”. Il presidente Enc ricorda anche le parole pronunciate ieri da papa Francesco ai circhi romani: “Voi siete fattori di bellezza, voi fate la bellezza e la bellezza fa bene all’anima, la bellezza ci avvicina a Dio, andate avanti, grazie”. Buccioni avverte il Comune di Padova che ricorrerà al Tar e alla Corte dei Conti se l’amministrazione proverà a vietare i circhi con animali e invita il prefetto ad attivarsi per evitare che il Comune emetta un atto giudicato illegale. (Ansa)