I complimenti degli animalisti: “Grazie, sindaci anti-botti”. Cortina e altre città vietano i fuochi. L’appello del Codacons

AGGORNAMENTO DEL 27 DICEMBRE 2015
ANCHE IL CODACONS CHIEDE AI SINDACI DI VIETARE I BOTTI
Basta con i fuochi d’artificio di fine anno. Lo chiede Francesco Tanasi segretario nazionale Codacons, ai sindaci che hanno il potere con un’ordinanza di vietarli. Secondo il Codacons, sono pericolosi tutti i botti, non solo quelli illegali: “Al di la’ degli incidenti provocati da un uso improprio dei fuochi d’artificio, infatti, anche quelli perfettamente esplosi, senza inconvenienti, provocano un pericoloso aumento delle polveri sottili, oltre a terrorizzare gli animali, domestici e selvatici. La conseguenza e’ che il primo dell’anno nelle citta’ si supera il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo fissato per il Pm10, con un valore, a seconda della citta’, da doppio a triplo rispetto alla media del periodo. Per ogni aumento di 10 microgrammi di polveri sottili concentrate nell’aria, cresce del 3 per cento il rischio di problemi respiratori tipici dei bambini. Cio’ significa che se si arriva a cento microgrammi il rischio aumenta del 20 per cento. A correre i maggiori rischi per la salute sono bambini, anziani, asmatici, chi soffre di patologie respiratorie e tutti quelli che hanno patologie correlabili all’inquinamento». Inoltre – prosegue il Codacons – i botti fatti scoppiare in prossimita’ di un cane o di un altro animale domestico, producono danni gravi che vanno dalla spavento alla morte, dai danni all’udito alla follia.
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AGGIORNAMENTI DEL 26 DICEMBRE 2015
TORTONA. Niente botti a Tortona (Alessandria) e nemmeno “festeggiamenti molesti e potenzialmente pericolosi anche in considerazione della recente congiuntura internazionale”. Lo ha stabilito un’ordinanza del sindaco, Gianluca Bardone, per il periodo compreso fra il 28 dicembre e il 6 gennaio. Per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro.
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L’AQUILA. Il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente ha firmato stamani due ordinanze. La prima, riguarda il divieto su tutto il territorio comunale, a partire dall’1 del 28 dicembre 2015, fino al giorno 2 gennaio 2016 di usare o portare con se’ nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, materiale esplodente, accendere fuochi, far esplodere petardi, castagnole e simili artifici esplodenti in genere, anche se di libera vendita. L’inosservanza di tale divieto comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
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SVOLTA ANIMALISTA A CORTINA, CAPODANNO SENZA BOTTI
Svolta animalista a Cortina: su tutto il territorio del Comune saranno proibiti a Capodanno l’accensione e i lanci di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici. Lo stesso divieto riguarderà le ricorrenze e le festività durante tutto l’arco dell’anno. I trasgressori saranno puniti con sanzioni fino a 500 euro. Lo prevede una specifica ordinanza della Polizia Locale che ha l’obiettivo di garantire la sicurezza e di prevenire pericoli e danni per persone e cose e, nello stesso tempo, “di tutelare il benessere degli animali“. Inoltre, rileva l’amministrazione municipale, in concomitanza col periodo delle festività natalizie, sia a Cortina che nelle zone esterne ai centri abitati, sono previsti significativi flussi turistici e, per questo, lo scoppio di petardi o di fuochi artificiali potrebbe dar luogo a pericolosi incendi, dato anche il momento di eccezionale siccità nei boschi e nei prati pascoli. (Ansa)
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POST ORIGINALE DEL 24 DICEMBRE 2015
Da Bari a Viterbo, da Bologna a Pescara, da Ancona a Reggio Calabria, passando per Chieti, Bologna e Sassari, “sono davvero numerosi” i sindaci che hanno raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da Enpa, Lav e Lipu contro i botti di Capodanno. Botti che, hanno spiegato le associazioni, sono estremamente pericolosi per l’incolumita’ delle persone – come peraltro raccontano i consueti “bollettini di guerra” del primo dell’anno – e degli animali, selvatici e d’affezione, soggetti a stress e a veri attacchi di panico che ne possono provocare la morte o la fuga con tragiche conseguenze. Gli uccelli selvatici poi, terrorizzati, possono trovare la morte in una fuga inconsulta che li porta a sbattere contro muri e qualunque altro ostacolo.fuochi
“Desideriamo esprimere la nostra più viva gratitudine agli amministratori locali che, con atti e provvedimenti concreti, hanno dimostrato grande sensibilita’ su un tema difficile come quello dei fuochi d’artificio, contro il cui cui utilizzo- spiegano le tre associazioni animaliste – lottiamo da sempre. Ringraziamo altresi’ l’Anci e il Ministero della Salute, che, con il loro autorevole intervento, sono stati di sprone e di impulso, stimolando i Comuni ad adottare misure restrittive sui botti, per tutelare persone e animali”, spiega una nota delle tre associazioni.
Ci sono anche sindaci come Dario Nardella, di Firenze, che contano sull’educazione dei propri concittadini: “Non faremo un’ordinanza per vietare i botti, dato che sarebbe di difficile applicazione: mi auguro che vengano limitati e che i festeggiamenti siano occasione di allegria e non di pericolo”.
Comunque, “il risultato raggiunto quest’anno, con il vero e proprio boom di ordinanze `salvanimali´, rappresenta un traguardo importante. Ma –  secondo Enpa, Lav e Lipu – si puo’ e si deve fare di piu’: il nostro obiettivo è quello di liberare il nostro Paese da questa abitudine tanto inutile quanto dannosa. Anche per questo, ai primi cittadini che ancora non avessero preso provvedimenti al riguardo chiediamo, di seguire l’esempio dei loro colleghi piu’ virtuosi e di dire basta una volta per tutte con i botti, assicurando un Capodanno il piu’ possibile sereno e gioioso anche a uccelli, cani, gatti & Co”, concludono. (Dire)