C’era anche un cucciolo in fin di vita, salvato per miracolo, tra i 12 cuccioli di cane di razza sequestrati dalla Guardia di Finanza di Rimini ieri sera in seguito ad un controllo all’interno di un negozio che vende anche animali domestici, oggi chiuso per permettere all’Ausl controlli sanitari. Il titolare della rivendita è stato segnalato all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali e frode nell’esercizio del commercio. Pronti per la vendita, nel negozio i finanzieri (nella foto Ansa) hanno trovato 12 cuccioli provenienti dall’Est Europa, in particolare l’Ungheria.
E’ stato richiesto l’intervento di un veterinario per assicurarsi dell’effettiva salute degli animali presenti e per certificarne l’età anagrafica, visto che per legge non possono essere importati e posti in vendita in Italia animali provenienti da paesi esteri di età inferiore a tre mesi e 21 giorni. Il veterinario ha appurato che 11 cani hanno un’età inferiore al limite minimo consentito. E il fatto che il negozio vendesse cani con il ‘pet-passport’ ha fatto sorgere dubbi negli inquirenti circa l’autenticità del documento che attesta l’età dei cani oltre i 4 mesi. Durante il controllo i finanzieri hanno trovato un cucciolo malato, subito trasportato al Centro Veterinario Riminese Cvr, dove è stato ricoverato.
Gli accertamenti sanitari hanno permesso di constatare che l’animale è affetto da ‘parvovirosi’, una patologia infettiva; di conseguenza sono stati sottoposti a sequestro i 12 cagnolini, la documentazione, le relative certificazioni, il locale commerciale. L’operazione è partita da una segnalazione dell’Associazione Eital, Ente italiano tutela animali e legalità, ed è stata eseguita con la collaborazione delle Guardie di Polizia Ecozoofila volontarie. I cuccioli sono stati affidati in custodia ad associazioni, che si occuperanno del loro benessere. (Ansa)