Bestiario in breve: mendicanti con cani a Roma, toro in fuga in Turchia, allarme “blue tongue” in Francia

ROMA: ANIMALI UTILIZZATI PER MENDICARE, POLIZIA SALVA 3 CANI DA VIOLENZE
Sono stati trovati in precarie condizioni e legati alla grata di un negozio in Via Nazionale. Sono stati trovati cosi due cani – un levriero e un pastore tedesco  -dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato «Trevi Campo Marzio». Si tratta del secondo episodio di maltrattamenti ai danni di cani utilizzati per mendicare, avvenuti in pochi giorni per le vie del centro di Roma. In questa circostanza, a essere denunciato è stato un 52enne nomade senza fissa dimora. Gli agenti, a un primo accertamento, hanno subito notato che il levriero, di sesso femminile, aveva problemi di deambulazione. Dai successivi esami medici è risultato avere il dito di una zampa e la coda fratturati. Per l’uomo è scattata la denuncia per maltrattamento di animali, mentre i cani sono stati affidati a un associazione per le cure mediche e la loro successiva adozione.
Analoga vicenda si era verificata sabato scorso in via Marcantonio Colonna quando – durante il controllo del territorio – i poliziotti erano intervenuti a seguito di una segnalazione al 113. Un 59enne di nazionalità romena era stato sorpreso a maltrattare un cucciolo meticcio di circa tre mesi, strattonandolo con il guinzaglio e colpendolo ripetutamente sulla testa. L’uomo è stato poi denunciato presso gli Uffici del Commissariato «Trevi Campo Marzio» per il reato di maltrattamenti di animali. Il cucciolo, anche in quel caso, è stato affidato a una associazione autorizzata. Negli ultimi due anni, il contrasto a questa attività illecita ha portato gli agenti del Commissariato a sequestrare ed affidare dieci cani e a denunciare i responsabili di questi maltrattamenti. (Kronos)
TURCHIA: FESTA SACRIFICIO ISLAM, UN TORO FUGGE E BLOCCA IL TRAFFICO
Un toro destinato alla macellazione per la Festa islamica del sacrificio in Turchia, che inizia domani con 4 giorni di celebrazioni, è fuggito ieri notte bloccando per circa due ore l’autostrada che collega la provincia nordoccidentale di Kocaeli a Istanbul. L’animale era appena stato acquistato al mercato locale intorno all’1:30 di ieri notte quando è scappato dai suoi padroni che cercavano di caricarlo su un furgone, dirigendosi verso Istanbul. La polizia è stata costretta a chiudere l’autostrada al traffico, piuttosto intenso nonostante l’ora tarda per via dell’esodo vacanziero della Festa del sacrificio, in cui tradizionalmente vengono macellati vari animali – tra cui agnelli, capre, vacche, tori e cammelli – anche per distribuirne una parte ai meno abbienti. L’animale è stato infine bloccato e restituito ai proprietari. (Ansa)
ZOOTECNIA: AGRINSIEME, SU BLUE TONGUE NO ALLARMISMI
“Situazione da affrontare subito e gestire al meglio, senza inutili e dannosi allarmismi”. Questa la posizione di Agrinsieme sulla diffusione del virus della blue tongue in Francia. Secondo il coordinamento che raggruppa Cia, Confagricoltura, Copagri e Aci, «il focolaio registrato in Francia non creerà problemi al settore dei bovini da carne italiano, se sarà gestito con le dovute precauzioni». Il sierotipo di blue tongue BTV8 riscontrato in Francia non è presente in Italia, attacca i bovini in modo meno aggressivo di quanto accade negli ovini e in ogni caso non ha alcuna ripercussione per la salute umana. Agrinsieme apprezza la tempestiva azione avviata dal ministero della Salute che, coinvolgendo gli operatori della filiera nella ricerca delle possibili soluzioni, sta concordando con le istituzioni francesi le misure da mettere in atto per assicurare il mantenimento del commercio dei broutards francesi, ma con le corrette garanzie per evitare la diffusione del sierotipo sul nostro territorio.
«E’ fondamentale -osserva il coordinatore nazionale di Agrinsieme Dino Scanavino- che questa emergenza venga affrontata congiuntamente da tutti i Paesi interessati all’interscambio di animali con la Francia. In particolare è essenziale che vengano adottate misure e comportamenti efficaci per evitare la diffusione del virus, ma uniformi in tutti i Paesi, in modo che questa emergenza non generi, neppure indirettamente, differenziali competitivi tra i diversi sistemi produttivi nazionali e territoriali». «Oramai da troppo tempo questa malattia è presente sul territorio comunitario – sostiene – creando principalmente danni economici al settore dell’allevamento per il blocco agli scambi commerciali. Si deve procedere a una seria riflessione su un cambio di rotta che permetta di derubricare la malattia ancora considerata esotica per eliminare quei vincoli commerciali che creano più danni della malattia stessa». (Kronos)