Canili di Roma, il Tar assegna la struttura di Ponte Marconi a Mapia srl ma Avcpp non molla: “Ci siamo e ci resteremo”

AGGIORNAMENTI DEL 23 OTTOBRE 2015
Su 24zampe abbiamo già parlato diffusamente dei Canili di Roma, ospitando qui, qui e qui le varie tappe della vicenda.

AVCPP: “DIFENDEREMO I NOSTRI ANIMALI, CI SIAMO E CI RESTEREMO”

Il comunicato di Avcpp, l’Associazione dei volontari del canile di Porta Portese. “Dopo la decisione del TAR del Lazio di non concedere la sospensiva alla gara di Ferragosto per la gestione dei canili comunali di Roma. Dopo 20 anni, canili comunali di Roma gestiti da imprenditori AVCPP dice NO: difendiamo professionalità e animali. Giuseppe Villirillo, presidente AVCPP: “Il 13 gennaio 2016 il TAR si esprimerà nel merito della gara, a nostro parere viziata da gravi profili di illegittimità ed illegalità”

Dopo 20 anni di politiche animaliste, il Comune di Roma si accinge ad affidare una delle sue strutture, il rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo di Lungotevere Dante 500 ad un imprenditore del randagismo barese, proprietario di un mega canile da 1200 posti (mentre la Legge Regionale pugliese consente un max di 200 posti) e gestore degli stabulari per gli animali da laboratorio dell’Università di Bari. Il tutto grazie ad una gara che è la fotocopia di quella sospesa in autotutela dal Comune di Roma stesso a dicembre 2014 perché inquinata dalla presenza di Mafia Capitale (venne ammessa Cooperativa 29 Giugno senza avere i requisiti richiesti dalla gara stessa) e che presenta importi a base di gara incongrui e non rispettosi del benessere degli animali, dei servizi ai cittadini e della tutela dei lavoratori. Il TAR del Lazio non ha inteso raccogliere la richiesta di sospensiva avanzata dall’Associazione Volontari Canile di Porta Portese (che all’interno del rifugio gestisce le adozioni, l’accoglienza al pubblico, il volontariato e gli educatori) e ha fissato per il 13 gennaio 2016 l’udienza per la discussione nel merito della gara stessa. Si tratta di un passo indietro molto grave, dopo 20 anni di politiche animaliste che hanno visto le associazioni no profit protagoniste della gestione degli animali all’interno delle strutture comunali.

La Giunta Marino, dopo aver chiuso due strutture di accoglienza comunali come la Valle dei Cuccioli e l’oasi felina Villa Flora, dopo aver lasciato chiuso il rifugio comunale Vitinia ex Poverello, unico parco canile di Roma chiuso agli ingressi di nuovi cani dal 2012 ristrutturato interamente a spese dei volontari ed il cui terreno è stato addirittura comprato dai cittadini e donato al Comune di Roma per consentirne la riapertura, si distingue oggi per considerare come partner una multiservizi (si occupa di manutenzione del verde, derattizzazioni, disinfestazioni, pulizie, gestione di stabulari per animali da laboratorio, gestione di mega canili) che vede negli animali una fonte di reddito. Una società che in Puglia non ha più mercato visto che non viene ammessa alle gare indette dai comuni pugliesi per la gestione dei canili comunali, perdendo sia ricorsi al TAR che al Consiglio di Stato in virtù di una rigorosa normativa regionale che vede solo nelle associazioni animaliste i gestori di riferimento dei cani e dei gatti vaganti sul territorio. AVCPP dice NO alla decisione del Comune di Roma di procedere in una gara tanto compromessa. Difenderemo fino alla fine professionalità ed animali: noi ci siamo e ci resteremo”. Così l’Associazione Volontari Canile di Porta Portese in una nota.

ANIMALISTI.IT: TAR HA DECISO, PONTE MARCONI ALLA AZIENDA BARESE MAPIA SRL
«I cani della Capitale svenduti al peggior offerente. Il Tar ha deciso: Mapia srl si aggiudica il canile di Ponte Marconi. Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – accoglie con amarezza la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale ma, ovviamente, non condivide. Fin troppo nebulosi i criteri di assegnazione della gara ormai tristemente nota come l’appalto di Ferragosto, che ha visto la ditta di Bari accaparrarsi l’Ex Cinodromo a prezzi stracciati giocando al ribasso. Persino i canili comunali sono stati oggetto di gare d’appalto irregolari o senza i criteri di qualita’ previsti, per favorire gli amici degli amici come avviene da oltre vent’anni a Roma, creando il noto intreccio criminale di connivenze e corruzione definito `Mafia capitale´». Lo spiega in una nota Animalisti Italiani Onlus.
«Non si possono sperperare i soldi dei cittadini – continua il comunicato – come ha fatto il vivisettore Marino, destinando oltre 1.350.000,00 euro per rovinare il Parco del Pincio per costruire un Sic (Sito di interesse comunitario) per 122 stalle per i botticellari, oppure investendo milioni di euro per rinchiudere migliaia di pesci nel futuro acquario dell’Eur o portare a cena la moglie con i soldi dei romani, per poi risparmiare sulla pelle degli animali della Capitale. La Giunta ha indetto una gara d’appalto per i canili comunali con un ribasso del 70%», dice il presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, che prosegue: «Gli effetti della discutibile gestione della vicenda da parte del Comune sono il licenziamento dell’80 % dei dipendenti dei canili ed una grave carenza di risorse economiche per garantire ai cani e gatti romani non solo cibo e cure di alto livello, come e’ stato finora, ma anche un’ottima gestione dell’attivita’ sanitaria e delle adozioni».
«E’ veramente una grave ingiustizia- incalza il vicepresidente degli Animalisti Italiani Pier Paolo Cirillo- non considerare che si sta decidendo il destino di oltre un migliaio di esseri senzienti! E’ vergognoso che in una situazione tragicomica come quella della Capitale, dove manca il vero Responsabile della tutela degli animali capitolini, ovvero il Sindaco, proprietario di tutti gli animali del territorio, la massima Autorita’ Sanitaria, un’Istituzione decida di dare corso alla prossima gestione di un canile comunale da parte di una societa’ pugliese, Mapia s.r.l., che possiede un canile lager di oltre 700 cani ed ha in gestione le pulizie dello stabulario di vivisezione dell’universita’ di Bari! Un’ altra dimostrazione che Mafia Capitale continua ad esistere e che l’indegno (ex) sindaco Marino non ne era certo all’oscuro».
Anche il mondo dello spettacolo si e’ mobilitato in difesa dei canili romani, da Giorgio Panariello a Jovanotti passando per Luca Argentero e tanti altri. «Noi non ci fermeremo, non ci volteremo dall’altra parte, non molleremo- conclude il Presidente Walter Caporale- continueremo la lotta in difesa degli animali romani accanto alle associazioni `Impronta´ ed `Avcpp´ che da sempre hanno avuto a cuore la salute ed il destino degli animali della Capitale». «Il Tar si e’ dimostrato miope e sordo difronte alle richieste degli Animalisti. Con questa decisione siamo tornati indietro di 25 anni: era il ’78 quando Roma decise di farla finita con i canili lager per creare delle isole felici dove i cani, seppur senza padrone, venissero assistiti con affetto e tutte le dovute cure sanitarie, per garantire loro il rispetto e la dignita’ che si meritano in quanto esseri senzienti, come riconosciuto dal Consiglio Europeo nel Trattato di Lisbona. Oggi e’ stato fatto un terribile passo indietro», conclude il neo Presidente `Avcpp´, Giuseppe Villirillo.
AGGIORNAMENTI DEL 9 OTTOBRE 2015
ROMA: AVCPP, CON DIMISSIONI MARINO INCERTEZZA ANCHE PER SORTE CANILI PUBBLICI
«Le dimissioni del sindaco Marino significano anche molta incertezza sul futuro delle attività degli operatori e dei volontari dei canili pubblici». Così Giuseppe Villirillo, presidente dell’Associazione volontari canili Porta Portese, sugli effetti delle dimissioni del primo cittadino romano anche sui tre canili pubblici della Capitale: la Muratella, il più nuovo e organizzato, l’ex Cinodromo di via Marconi e quello di Vitinia ex Poverello. «Le dimissioni -spiega Villirillo- sono arrivate in un momento molto delicato e difficile per i canili pubblici: infatti il 21 ottobre è attesa la pronuncia del Tar sul ricorso che abbiamo presentato contro la gara per la gestione dei canili indetta dall’assessorato guidato da Estella Marino. Una gara al ribasso – aggiunge il presidente dell’Avcpp – che partiva già da un importo basso assolutamente non congruo e non bastevole alle attività di strutture come quelle romane». Un primo step della gara in realtà c’è già stato e la società pugliese Mapia si è aggiudicata la gestione dell’ex Cinodromo. «Ma permangono molte cose non chiarite come la destinazione e la ricollocazione degli operatori che operano in quel canile», dice Villirillo. «Noi continuiamo a fare il nostro dovere perchè i cani non possono aspettare, ma il Comune ci deve far sapere se ci sono i soldi per gli stipendi di ottobre», aggiunge. (Kronos)
IN CAMPIDOGLIO ANIMALISTI ITALIANI BRINDANO A DIMISSIONI SINDACO MARINO
Flash mob con spumante e bicchieri da parte di alcuni rappresentanti della Animalisti italiani onlus, che in piazza del Campidoglio con bandiere e bottiglie stanno brindando «alla faccia di Marino che finalmente se ne va a casa». Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha infatti annunciato ieri le sue dimissioni. «Marino sei tu il babbuino», cantano i manifestanti, spiegando che «oggi e’ un giorno di festa per gli animali di Roma e per i canili: la Capitale non vuole un sindaco torturatore di animali». (Dire)

AGGIORNAMENTO DELL’8 OTTOBRE 2015

IL COMUNICATO DI ANIMALISTI ITALIANI: CANILI PUBBLICI DI ROMA, TUTTO RIMANDATO A LUNEDI’ 12 OTTOBRE

Anche ieri, 7 ottobre, gli Animalisti Italiani sono stati all’ex Cinodromo di Ponte Marconi per dare sostegno ai volontari del canile e a tutti i cani che vi abitano. La situazione è ‘congelata’ a lunedì 12 ottobre, data fissata come dead line per la conclusione delle trattative.Cosìil Presidente dell’associazione Animalisti Italiani Onlus,Walter Caporale: “Anche oggi siamo stati qui, in barba alle polemiche e ai polveroni sollevati per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica, per aiutare tutti i volontari e gli amici a 4 zampe. E’ vergognosa la decisione dell’ex vivisettore e torturatore di animali Ignazio Marino, Sindaco di Roma, di affidare i canili comunali alla Mapia srl, una società che controlla non solo un canile lager di mille e duecento cani a Bari, ma gestisce i laboratori di sperimentazione dell’Università del capoluogo pugliese”. Per questo non è mai abbastanza ricordare che nel 2012, dopo lo scandalo Green Hill, è emerso che l’Università di Bari – di cui la Mapia Srl gestisce gli stabulari – è tra gli enti che utilizzano i cani per la sperimentazione, nella fattispecie per “valutare l’innocuità ed efficacia stipite attenuato ottenuto da canine coronavirus”. Animalisti Italiani insieme ai volontari per tutelare i posti di lavoro della struttura e scongiurare che cani e gatti, finora ben accuditi e curati, finiscano nelle mani sbagliate. “Ti basta guardare negli occhi le volontarie e i volontari dell’Avcpp – spiega dal canile il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale – che si sporcano tutti i giorni le mani con la merda dei cani abbandonati, con le loro sofferenze, le loro malattie e tristezze, per sapere da che parte schierarti: con chi si definisce animalista ma pontifica soltanto da fb o da un computer, oppure con chi veramente ci mette la faccia, l’impegno e la dedizione”.

AGGIORNAMENTO DEL 7 OTTOBRE 2015
SI APRE SPIRAGLIO IN BANDO MA LA MOBILITAZIONE CONTINUA – AD ASSOCIAZIONE IMPRONTA PROPOSTA GESTIONE MURATELLA O EX POVERELLO
Rimandata la protesta dei lavoratori del canile comunale la Muratella, prevista per questa mattina sotto gli uffici del dipartimento Ambiente del Comune di Roma, in via della Circonvallazione Ostiense. A deciderlo sono stati i lavoratori stessi, riuniti in assemblea dopo aver saputo che il Comune ha concesso all’Associazione Impronta Onlus, arrivata seconda nel bando, una proroga di cinque giorni per la scelta del lotto.
L’associazione Impronta dovra’ decidere entro lunedi’ 12 a mezzogiorno se prendere in gestione il canile della Muratella o quello dell’ex Poverello a Vitinia. Una scelta complessa, visto che le risorse stanziate per il primo canile sembrano insufficienti per la gestione dello stesso, mentre sul secondo rimane lo spettro della chiusura.
I lavoratori del canile della Muratella, intanto, annunciano la prosecuzione della loro mobilitazione: «Abbiamo cinque giorni di tempo in piu’, ma non abbiamo ottenuto una vittoria- dichiarano all’agenzia stampa Dire- L’occupazione del canile continua e la nostra richiesta rimane la stessa: la proroga dell’affidamento diretto a fondi pieni, fino al bando europeo previsto per il 2016».

AGGIORNAMENTO DEL 6 OTTOBRE 2015

DOMANI SIT-IN DI PROTESTA LAVORATORI CANILI ROMA: “NO A BANDO PONTE, SI CONTINUI CON PROROGA TECNICA A FONDI PIENI”
Prosegue la lotta dei lavoratori dei canili comunali contro il bando ponte del Campidoglio: domani saranno tutti in presidio sotto la sede del Dipartimento capitolino Ambiente, in via Circonvallazione Ostiense 191, e intanto proseguono le occupazioni dei canili Muratella ed ex Cinodromo. Oggi i lavoratori hanno convocato una conferenza stampa per ribadire le loro ragioni: “Mentre il Comune chiede alla societa’ arrivata seconda nel bando un’offerta per i due canili pubblici rimasti scoperti, quelli di Muratella e dell’ex Poverello a Vitinia, porta avanti una trattativa con l’attuale gestore di Muratella. Cosi’ facendo, utilizza il bando come arma di ricatto nei confronti dell’attuale gestore, per costringerlo ad accettare la riduzione dei fondi e i tagli ai salari”. “Chiediamo di continuare con la proroga tecnica a fondi pieni – aggiungono – altrimenti il Comune si dovra’ assumere la responsabilita’ di un bando che e’ una vera e propria macelleria sociale”. Secondo i lavoratori, infatti, il Comune avrebbe effettuato un “taglio verticale delle risorse in bilancio”, rendendo impossibile la gestione del canile di Muratella: “Chiedono tagli di salari dal 20 al 40% su degli stipendi che sono gia’ molto bassi, ed una riduzione degli orari di lavoro, ma qui siamo gia’ al limite per garantire il funzionamento della struttura”.
La polemica tra i lavoratori dei canili di Roma e il Comune, intanto, divampa: “Per delegittimare la nostra presenza nel canile della Muratella, il Comune gioca sporco. Dagli uffici comunali arrivano voci che dicono che `guadagnare 2.500 euro per pulire una gabbia sono troppi´. Ma queste cifre sono completamente false: in una citta’ cara come Roma, i nostri stipendi sono al limite della poverta’”, dichiarano i lavoratori riuniti in conferenza stampa. A confermare le posizioni dei lavoratori sono le ricevute degli stipendi dell’Inail, consegnate ai giornalisti, che certificano stipendi netti mensili, che vanno dai 1.123 euro per un impiegato di livello D2 ai 1.237 per un operaio di livello D2 fino a 1.367 di un operaio di livello D3. “Un gioco sporco per delegittimarci agli occhi dell’opinione pubblica – aggiungono i lavoratori – che e’ comunque compatta nel sostenere la nostra battaglia per il mantenimento dei canili pubblici”.

(Dire)

POST ORIGINALE DEL 5 OTTOBRE 2015
“Invitiamo cittadini e cittadine, i movimenti che ci hanno sostenuto, le personalita’ che hanno speso il loro volto per la nostra causa, i giornalisti che hanno dato voce alla nostra lotta a partecipare alla conferenza stampa nella struttura occupata di Muratella alle ore 12 domani, martedi’ 6 ottobre. Con l’occasione faremo chiarezza su tutta questa vicenda e denunceremo il meccanismo ricattatorio con il quale Roma Capitale sta portando avanti trattative al ribasso dove a rimetterci saranno i lavoratori, gli animali ospitati nelle strutture e gli utenti che non potranno piu’ usufruire dei servizi oggi erogati. Rimandiamo a domani, all’interno della conferenza stampa, per informazioni piu’ dettagliate”. E’ con queste poche righe che i lavoratori e le lavoratrici dei Canili Comunali di Roma Capitale promettono di dare la loro versione della querelle che da molte settimane li vede opposti all’amministrazione comunale.
Su 24zampe abbiamo già parlato diffusamente della vicenda, ospitando qui, qui e qui i pareri del personale e dei vertici della onlus Avcpp, l’Associazione dei volontari canile di Porta Portese, gestori “storici” dei canili romani, degli assessori di Roma Capitale e di Assocanili, tra gli altri. Hanno parlato della vicenda diverse associazioni animaliste e le senatrici Loredana De Petris (Sel) e Monica Cirinnà (Pd) hanno presentato a riguardo due interrogazioni parlamentari ai ministri competenti. Nei giorni scorsi, infatti, il Comune ha indetto una gara d’appalto per l’affidamento della gestione dei canili della Capitale, per un’ammontare annuo di circa 1,7 milioni di euro, persa da Avcpp. Negli anni scorsi la gestione veniva affidata direttamente, senza gara, ai lavoratori dell’onlus Avcpp, con un costo di circa 4 milioni, indispensabili “per non lasciare indietro nessun animale”. La società barese, Mapia srl, vincitrice della gara, ha scatenato le ire di molti animalisti romani: la società di servizi, tra le tante attività, si occuperebbe anche degli animali dei laboratori di sperimentazione dell’Università di Bari.
  • Guido Minciotti |

    Non sono imbarazzato. Nemmeno ho il piacere di conoscere Margherita D’Amico. Pubblico il suo commento in quanto “suo”. Posso anche credere alle cose che dice ma le scrive lei, io non ho avuto la possibilità di verificarle. Grazie per seguire 24zampe, saluti gm

  • Guido Minciotti |

    Non sono imbarazzato. Nemmeno ho il piacere di conoscere Margherita D’Amico. Pubblico il suo commento in quanto “suo”. Posso anche credere alle cose che dice ma le scrive lei, io non ho avuto la possibilità di verificarle. Grazie per seguire 24zampe, saluti gm

  • angelica |

    capisco che è imbarazzante per lei pubblicare integralmente il mio articolo, ma ormai in molti conoscono la verità e continuare con articoli fuorvianti ed omissivi non rende giustizia ad una libera e corretta informazione, anche la sua collega di repubblica, Margherita D’Amico ha dovuto ricredersi sulla Avcpp.
    cordialità

  • angelica |

    capisco che è imbarazzante per lei pubblicare integralmente il mio articolo, ma ormai in molti conoscono la verità e continuare con articoli fuorvianti ed omissivi non rende giustizia ad una libera e corretta informazione, anche la sua collega di repubblica, Margherita D’Amico ha dovuto ricredersi sulla Avcpp.
    cordialità

  • angelica |

    Non è un buon servizio, l’articolo non descrive la situazione puntuale e pacifica. Non viene fatto alcun cenno sulla chiusura definitiva determinata dalla Asl di 3 strutture su 6 strutture gestite dalla Avcpp per mancanza di requisiti igienico-sanitari e di sicurezza, mentre sulle altre insiste il blocco, per i medesimi motivi, delle entrate finchè non verranno sanate; nessun cenno sul sovraffollamento di animali (circa il triplo consentito) riscontrato nel canile della Muratella, per legge l’eccessivo sovraffollamento è considerato maltrattamento animali ai sensi dell’art.727 c. 2 ; nessuna parola circa i vent’anni di illegalità degli affidi diretti in convenzione con cadenza media trimestrale senza mai indire il bando pubblico europeo, imposto dalla legge e non si evidenzia che il canone mensile della successiva convenzione veniva stabilito sulla base del numero medio di presenze mensile rilevato l’ultimo trimestre ; nessuna parola sulla spartizione dell’oltre 80% dei 4.200.000 euro annui per stipendi d’oro; non viene detto che la Avcpp è un’associazione privata e non gestione pubblica.

    Senza offesa ma suggerisco di leggere i seguenti articoli

    http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/10/07/news/caso_canili_ai_privati_conta_solo_la_qualita_-124491836/

    http://www.nextquotidiano.it/canili-di-roma-mapia-avcpp/

    http://www.nextquotidiano.it/canili-romani-muratella-ex-cinodromo-mapia-avcpp/#comment-20509

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