Parte dalla costa settentrionale dell’Inghilterra, vola fino all’Antartide e torna indietro dopo un anno, percorrendo 96mila chilometri. La sua è la più lunga migrazione animale mai documentata, dall’estate del Polo Nord a quella del Polo Sud e ritorno. E’ la sterna artica, un piccolo uccello marino dalla livrea bianca e grigia, con la testa nera e il becco rosso, pesante solo un etto. Il suo incredibile viaggio è stato documentato dai ricercatori dell’Università di Newcastle, in Inghilterra, come riporta il quotidiano Guardian. Gli studiosi hanno attaccato un trasmettitore grosso come un chewing-gum alle zampe di 29 esemplari che vivono alle Farne Islands, nell’Inghilterra nordorientale, al confine con la Scozia. Le trasmittenti hanno rivelato che gli uccelli sono partiti dalle Farne il 25 luglio. Volando senza sosta sull’Oceano Atlantico, tuffandosi in acqua ogni tanto per mangiare qualche pesce, hanno costeggiato l’Europa e l’Africa occidentale, poi hanno doppiato il Capo di Buona Speranza e si sono fermate a ottobre su alcune isolette nell’Oceano Indiano meridionale. Da qui sono ripartite e a novembre sono arrivate su altre isolette di fronte all’Antartide, dove cominciava la primavera australe. Altro spostamento all’inizio del 2016, fino al Mare di Weddel, nell’estremità meridionale dell’Atlantico. Qui le sterne sono rimaste fino a marzo, quando è arrivata la brutta stagione. A quel punto sono ripartite per l’Inghilterra, sempre costeggiando Africa ed Europa. Alle Farne Islands sono tornate in 20, delle 29 che erano partite, il 4 maggio di quest’anno. Le altre potrebbero essere morte nel viaggio o potrebbero semplicemente non tornare in Inghilterra tutti gli anni. Visto che una sterna artica vive dai 15 ai 30 anni, nel corso della sua vita può volare anche per 3 milioni di km, quattro volte il viaggio di andata e ritorno dalla Luna. Tra i pesci, quelli che compiono la migrazione più lunga sono le anguille europee: nascono e si riproducono nel mar dei Sargassi, nell’Oceano Atlantico, ma vivono il resto della vita adulta in corsi d’acqua lontani anche 6mila km. Mentre per gli insetti il record appartiene alla farfalla monarca, che compie una migrazione di alcune migliaia di km dal Nord al Centramerica. Abbiamo già scritto di uccelli migratori qui e qui, raccontando la storia della migrazione guidata degli ibis eremita e dell’italiana che li accompagna. Uno degli ibis si è “sbagliato” ed andato verso sud invece che verso nord, forse a causa del clima o forse – ci piace pensare – per dare sfogo a un senso di ribellione: fatto sta che, invece che andare in Austria, è finito sul Gargano, in Puglia. Possiamo dargli torto? Ne abbiamo scritto qui su 24zampe.
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