Giro di vite dell’Unione europea contro il traffico illegale d’avorio, corni di rinoceronti, pellami e legnami protetti, piante e animali selvatici minacciati. A lanciare un piano d’azione ad hoc contro un mercato fuorilegge stimato fra gli 8 e 20 miliardi di euro l’anno è l’esecutivo Ue, considerando anche che l’Europa rimane origine, meta o punto di transito di questo traffico. Il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, ricorda come il fenomeno alimenti corruzione, gruppi criminali e di conseguenza “instabilità e insicurezza in diversi Paesi e regioni”, e l’Ue è pronta a lavorare” per combatterlo con i suoi partner. “A questo ritmo, un bambino che nasce oggi vedrà gli ultimi elefanti e rinoceronti in natura morire prima del proprio venticinquesimo compleanno” spiega il commissario europeo all’ambiente, Karmenu Vella, che sottolinea “l’impegno a mettere fine a queste attività criminali, riunendo volontà politica ad azione sul campo”. Tre i punti chiave del piano d’azione Ue: prevenire il traffico e ridurre domanda e offerta, ad esempio con la sospensione dell’export di prodotti in avorio dall’Ue; incrementare l’applicazione delle regole e combattere le reti criminali tramite una maggiore cooperazione fra i 28; rafforzare la collaborazione fra Paesi di origine, transito e destinazione di questo commercio fuorilegge. Nel 2014 sono stati oltre 20mila gli elefanti e 1.200 i rinoceronti uccisi, ma il declino prosegue. (Ansa, foto Epa/Brent Stirton: l’immagine ha vinto il secondo premio Natura al World Press Photo 2016 e raffigura un container colmo di tonnellate d’avorio a Lome, in Togo: uno dei porti preferiti dai trafficanti di prodotti illeciti, che però trovano a contrastarli i doganieri dotati di nuove tecnologie a scanner).