L’Unione europea ha deciso di destinare nel 2016 circa 161 milioni di euro per sostenere i programmi di protezione della salute umana contro le malattie e le infezioni trasmesse dagli animali, che possono avere un grave impatto non solo sulla salute ma anche sull’economia e il commercio. Lo annuncia la Commissione europea precisando che in totale sono stati selezionati 130 programmi per garantire la sicurezza alimentare e mettere in atto misure di prevenzione, sorveglianza delle malattie e programmi di eradicazione, sia a livello nazionale che europeo. Da notare che rispetto al 2015, un importo maggiore (7 milioni di euro) é stato stanziato quest’anno per il controllo e la soppressione della peste suina africana.
Inoltre – sottolinea Enrico Brivio portavoce della Commissione per il settore – “il contributo europeo ha portato, non solo ad un continuo miglioramento della salute degli animali, ma anche ad una diminuzione del numero di malattie d’origine animale che colpiscono l’uomo. Ad esempio i casi di salmonellosi sono passati da 151.292 nel 2007 a 80.677 nel 2014. La stessa tendenza è stata osservata per la brucellosi e altre malattie animali“. Un caso particolare riguarda la vaccinazione orale contro la rabbia negli animali selvatici che hanno ottenuto risultati mai raggiunti altrove. Infatti, “il numero totale di casi di rabbia a livello della Ue negli animali selvatici è diminuito in modo significativo passando dagli 814 del 2007 ai solo 216 nel 2014, con pochissimi casi trasmessi all’uomo”. (Ansa)