Per le strade (e i pollai) d’Abruzzo torna l’orso M20, Juan Carrito

AGGIORNAMENTO DEL 22 SETTEMBRE 2022 – TORNA JUAN CARRITO

Ripartono le scorribande di Juan Carrito, l’orso bruno marsicano più seguito e intercettato d’Abruzzo. Con le incursioni nei pollai teatini, delle ultime settimane, si riaccendono i riflettori sul plantigrado, uno dei 4 gemelli di mamma Amarena. Il giovane orso sembra proprio preferire la provincia di Chieti a quella di L’Aquila, in questo autunno, per incamerare cibo e prepararsi all’ibernazione. Così la chiamano gli esperti che spiegano che la subspecie appenninica di cui sono rimasti una cinquantina di esemplari, unica nel suo genere, non va affatto in letargo. Già il 3 settembre a Pizzoferrato (Chieti), Carrito è stato filmato mentre strappava una rete, come se fosse carta. Nella notte poi, la scorribanda notturna, nella stessa località montana teatina, dove l’orso fa breccia in un pollaio per saccheggiarlo. (LaPresse)

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POST DEL 3 SETTEMBRE 2022

Corre, si arrampica, esplora il territorio montuoso d’Abruzzo e così entra nei pollai, si aggira nei paesi, spazzola cassonetti e scantinati soprattutto alla ricerca di cibo. Non ha paura dell’uomo e non si è mai mostrato aggressivo. Inutili anche i tentativi di allontanarlo. Ieri sera l’orso M20, Juan Carrito, è stato avvistato sul corso principale di Pizzoferrato, piccolo comune arroccato in provincia di Chieti, a una trentina di chilometri dalla sua zona abituale. La proprietaria di una stalla ha chiamato i carabinieri, che con le pattuglie l’hanno seguito nei suoi spostamenti nel centro abitato, prima di allontanarsi dal paese. Ha attraversato il cortile di una villetta, poi è stato visto vicino a un ristorante (nelle foto sopra). “Non desta nessuna paura, tranne fastidio per gli allevatori”, dice il vicesindaco di Pizzoferrato, Francesco Di Pasquale, semmai “prevale lo stupore e la curiosità, ma raccomando ai miei concittadini di non dargli da mangiare e non andare a caccia di foto con l’orso, perché si tratta sempre di un animale selvatico”.

L’ORSO JUAN CARRITO E’ FIGLIO DI AMARENA, ANCHE LEI ORSA “CONFIDENTE”

M20, conosciuto come Juan Carrito, spiega il tenente colonnello dei carabinieri forestali del Parco della Majella Enrica Rapposelli, “fa parte di una cucciolata di quattro orsi“, sua madre Amarena “ha sempre mostrato comportamento confidenti. Lui tra i suoi fratelli è quello che ha mostrato sempre meno timore dell’uomo”. Ci sono state due “traslocazioni”, per riportarlo in natura. La prima volta nei suoi luoghi d’origine nel Parco nazionale d’Abruzzo, cui è seguito un breve periodo di letargo. La secondo a marzo di quest’anno quando l’orso è stato portato in una zona montuosa del Parco nazionale della Majella. Ha passato 18 giorni tra le valli, cibandosi di erba, tuberi e formiche, percorrendo 150 km: gli esperti del parco avevano sperato di recuperare comportamenti e atteggiamenti che lo restituissero alla vita selvatica. Ma Juan Carrito è tornato, avvistato a Pescocostanzo, Rivisondoli e poi a Roccaraso. Ieri sera ha razziato due capre in una fattoria fuori Pizzoferrato, poi l’incursione in centro, fotografato dagli abitanti. I video di Juan Carrito, riconoscibile dal collare satellitare giallo, hanno preso a girare sui social, in molti hanno commentato che “è il benvenuto”.

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