Sono sei i cuccioli di orso marsicano nati nel 2015, di cui 4 osservati ancora nel mese di settembre e uno in cattività. E’ questo il risultato della conta cumulativa delle femmine con piccoli dell’anno realizzata nei mesi scorsi nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. La conta cumulativa realizzata anche quest’anno, come avviene ormai dal 2006, è stata effettuata con una convenzione stipulata dal Parco con l’Unione Zoologica Italiana sulla base della metodologia messa a punto dal Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” dell’Università La Sapienza di Roma. Quest’anno sono stati impegnati 135 operatori complessivamente, di cui 51-72 impiegati simultaneamente, con un apporto importante di 65 volontari (il video, tratto dal sito del Pnalm, è stato realizzato da Roger Mathieu con la tecnica del digiscoping dalla distanza di circa un chilometro).
Le diverse tecniche di rilevazione messe in atto, sessioni di avvistamento in simultanea, sessioni mirate e casuali e video trappole, hanno consentito di raccogliere i dati (64 avvistamenti di femmine con cuccioli dell’anno in corso o dell’anno scorso) che opportunamente elaborati dagli esperti hanno portato a determinare l’esistenza di almeno 3 femmine con 5 cuccioli nati nell’anno. Con i 6 nati quest’anno il totale dei nuovi nati avvistati, con la stessa metodologia, dal 2006 al 2014 sale a 70. “Come negli anni precedenti, i dati sulla natalità sono comunque confortanti – afferma Antonio Carrara, Presidente del Pnalm, – evidenziano una buona vitalità della popolazione di orso bruno marsicano e confermano sostanzialmente che la riduzione della mortalità resta uno degli obiettivi prioritari per la conservazione della specie”.
“La conta delle femmine con cuccioli – continua Carrara – è, inoltre, una buona occasione per verificare la sopravvivenza dei cuccioli nati l’anno precedente e per monitorare orsi già conosciuti e riconoscibili”. “Voglio ringraziare – conclude – tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione della conta delle femmine con cuccioli: L’Unione Zoologica Italiana; il personale del Servizio Scientifico e i Guardiaparco del Pnalm; il cta del Corpo Forestale dello Stato e l’Utb di Castel di Sangro, gli operatori delle altre aree protette; i tanti volontari che con la loro passione ci hanno aiutato in uno sforzo comune per la conservazione dell’orso bruno marsicano”.