Un calcio alla vita in canile. Per la prima volta nella storia del calcio rumeno la Lega professionistica nazionale ha mandato in campo i giocatori nel derby di Bucarest tra FCSB e Dinamo (Liga 1, la serie A della Romania) ognuno con in braccio un cane adottabile. Gli animali – “vaccinati, sterilizzati, sverminati e preparati per essere portati a casa”, scrive la Lega – provenivano dal canile di Brănești. L’iniziativa si ripeterà ogni giornata per tutto l’anno. Un fatto che colpisce anche Sara Turetta, la fondatrice della onlus Save the dogs and other animals, che conosce benissimo il paese dell’est europeo avendo dedicato dal 2005 la propria vita ai randagi rumeni. “La notizia non farebbe scalpore – spiega su Twitter – se non arrivasse da un paese noto, da 20 anni, per il trattamento brutale riservato ai cani abbandonati. Ma qualcosa sta cambiando, e questa iniziativa lo testimonia. Applausi alla Federazione Calcio rumena, che ci dà speranza per il futuro”. E con chi sui social le attribuisce i meriti del cambiamento di mentalità in Romania, Turetta si schermisce: “Noi associazioni siamo solo degli acceleratori, ma è un cambiamento che arriva con il crescente benessere e l’apertura sul mondo. Anche lá dove ti sembrava impossibile”. Operazione riuscita al 100%? Non proprio. Come spiega il sito DerbyDerbyDerby.it, i giocatori della FCSB non hanno aderito alla campagna perchè il soprannome degli avversari è “i cani”. Cose di calcio. E comunque essere buoni non paga: la Dinamo ha perso 6-0.
➡️ La notizia non farebbe scalpore se non arrivasse da un paese noto, da 20 anni, per il trattamento brutale riservato ai cani abbandonati. Ma qualcosa sta cambiando, e questa iniziativa lo testimonia. Applausi alla Federazione Calcio rumena, che ci dà speranza per il futuro. pic.twitter.com/Ov7L4CasyN
— Sara Turetta (@sara_turetta) September 14, 2021
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