La start up Novameat, con l’aumento della domanda di alternative vegetali alla carne, lancia la sua tecnologia di stampa 3D per produrre “bistecche” vegetariane. “Cerchiamo di sostituire la carne animale con qualcosa che è meglio per il pianeta, per noi stessi e per gli animali”, ha detto alla Reuters il responsabile dello sviluppo aziendale, Alexandre Campos, annunciando lo sbarco sul mercato di massa dovrebbe avvenire l’anno prossimo. Novameat, che ha sede a Bacellona, prevede di vendere le sue “fake steak” (bistecche finte) direttamente ai consumatori e ad aziende come i ristoranti interessati alla produzione di carne a base vegetale. L’azienda spagnola, che ha sviluppato la tecnologia nel 2018, al Mobile World Congress (MWC) di Barcellona ha mostrato oggi come la sua ultima stampante 3D è in grado di produrre il cibo.
L’INDUSTRIA DELLA “CARNE” A BASE VEGETALE E’ PREVISTA IN FORTE CRESCITA
“Non dava la sensazione di una bistecca tradizionale ma sono rimasto positivamente sorpreso perché non mi aspettavo che la consistenza fosse così ben realizzata”, ha detto Ferran Gregori, che ha provato una delle bistecche stampate allo stand Novameat. L’azienda utilizza la tecnologia 3D per testare le ricette, introducendo ingredienti attraverso capsule perché è un processo più economico rispetto alla produzione di massa, ha spiegato Campos. Tra gli ingredienti si trovano piselli, riso, olio evo, alghe brune e succo di barbabietola. Una volta che sarà perfezionato un modello si potrà produrre su scala più ampia, con macchine più grandi che non utilizzano la tecnologia 3D per arrivare fino a 500 kg di carne finta all’ora, ha aggiunto. Campos ha affermato che l’obiettivo della start up è quello di ricreare le fibre muscolari della carne animale utilizzando ingredienti al 100% a base vegetale, un’industria che stima continuerà a crescere a tassi a due cifre nel prossimo futuro.
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