“Sollecitare il singolo alla massima attenzione sugli sprechi personali è sacrosanto. Giusto e doveroso, utile. Ma ancora una volta sembra essere ignorato il fatto che il consumo d’acqua da parte degli allevamenti intensivi superi di più volte l’intero consumo d’acqua di tutti gli abitanti del pianeta”. Così Andrea Nesi, responsabile ambiente di Associazione Italiana Cultura Sport (Aics) in occasione domani della Giornata Mondiale dell’Acqua, che ricorre oggi. Si tratta, evidenzia Aics, di “una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all’interno delle direttive dell’agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Il 22 marzo di ogni anno gli Stati che siedono all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione dell’acqua promuovendo attività concrete nei loro rispettivi Paesi. Ma siamo ancora al ventaglio di consigli tradizionali riguardanti l’attività del singolo nella gestione dell’acqua per l’uso personale in casa o in giardino”.
L’ALLEVAMENTO BRADO O SEMIBRADO HA UN APPROCCIO PIU’ CONSAPEVOLE
Nesi rimarca che “nel 2014 il documentario Cowspiracy portò alla ribalta gli allevamenti intensivi ed altri elementi di fortissima criticità diventando una pietra miliare nell’affrontare lo spreco di risorse come acqua e cibo, l’inquinamento ed il benessere animale completamente ignorato. Ma pare che non se ne siano accorti in molti. La maggior parte delle più grandi istituzioni continuano a spiegare come lavare i denti e dare acqua alle piante in modo consapevole”. “L’Italia – ricorda il responsabile ambiente di Aics – è costellata di una miriade di piccole aziende di allevamento brado o semibrado che oltre ad avere un approccio consapevole con il mondo animale (senza scadere nell’ipocrisia ovviamente poichè l’animale infine dovrà essere ucciso), hanno un rapporto positivo con le tematiche delle emissioni di CO2”, sottolinea. “Difatti un allevamento allo stato brado non lascia mai il terreno incolto e contribuisce alla concimazione producendo sequestro di CO2 e non il contrario. Per la giornata dell’acqua 2021 dunque contribuisci non acquistando carne proveniente da allevamenti intensivi”, conclude Nesi. (Adnkronos)
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