Effetto Covid-19 sulle adozioni al canile Enpa di Monza e Brianza: la quasi totalità dei cani ha trovato una famiglia durante l’anno dei lockdown e della pandemia. Su 400 ospiti entrati nelle gabbie l’anno scorso ne sono rimasti solo una quindicina e il canile adesso si “rifornisce” dal Sud, da dove arrivano nuovi cani pronti da adottare. Una pratica già in uso in altre località del nord Italia ma anche in paesi Ue come Germania o il Belgio, dove sono molti i cani abbandonati o ex randagi che arrivano dal nostro meridione. E, buona notizia nella buona notizia, non solo i cani giovani ma anche quelli più anziani hanno trovato una cuccia calda tra quattro mura. “Nel 2020 oltre 8mila cani e altrettanti gatti sono stati affidati in Italia, numeri mai visti prima”, spiega un servizio andato in onda sul Tg1 di ieri sera dalla sede del canile Enpa di Monza e Brianza.
Complimenti agli amici di Enpa Monza e Brianza per il boom di adozioni e per l'impegno ad accogliere cani da altri paesi e regioni. Tanti cani di @SavetheDogsSTD in passato sono transitati da questa eccellente struttura lombarda.
E nella reception trovate anche il mio libro! 🐕 pic.twitter.com/D5OAmBtT5l— Sara Turetta (@sara_turetta) February 1, 2021
SONO STATI ADOTTATI ANCHE I CANI ANZIANI E QUELLI “DIFFICILI”
“Hanno trovato casa anche cani ‘difficili”, come il caso di una cagnolina fobica, molto spaventata dalle persone e dai rumori delle macchine e della città”, racconta in tv Stefania Crippa, una delle operatrici. Inoltre, grazie al progetto “Companion Animal For Life” di Fondazione Capellino – che mira a eliminare gli abbandoni, il randagismo e a trasformare i rifugi in luoghi di transito temporaneo in vista dell’adozione -, per ogni animale adottato c’è la donazione di un mese di cibo Almo Nature gratis all’adottante e lo stesso quantitativo per il rifugio.