Continua la moria di delfini in Toscana: 16 spiaggiati in 3 mesi

AGGIORNAMENTO DEL 2 FEBBRAIO 2021 IN CODA – PATOLOGIA SOLO PER 7 CASI

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POST DEL 1 FEBBRAIO 2021

“La Toscana è il cuore del Santuario dei cetacei ‘Pelagos’. Con la rete dell’Osservatorio toscano per la biodiversità della Regione Toscana stiamo monitorando le cause della moria di delfini che si spiaggiano sulle nostre coste, 16 negli ultimi tre mesi. Essere toscani significa anche tutelare la natura e il mare”. Lo scrive il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, su Facebook. Anche se nelle scorse settimane – a fronte delle prime 8 stenelle trovate spiaggiate –  l’Arpat sottolineava che a livello nazionale non erano stati segnalati numeri ‘anomali’ nella mortalità, l’attenzione è dunque alta. Lo scorso anno in Toscana si verificò una moria di delfini, con 40 casi, a causa del virus Cemv, il Mobillivirus dei cetacei, ma le analisi evidenziarono anche la presenza di Ddt e Pct che potrebbero aver contribuito al diffondersi della malattia. (foto d’archivio)

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AGGIORNAMENTO DEL 2 FEBBRAIO 2021 – PATOLOGIA SOLO PER 7 CASI, “PREMATURO” PARLARE DI MORIA

Il numero degli spiaggiamenti di cetacei registrati in Toscana negli ultimi tre mesi del 2020 è leggermente più alto rispetto allo stesso periodo degli ultimi anni, ma solo per sei-sette casi si può ipotizzare una probabile patologia, escludendo comunque il morbillivirus dei delfini: è quanto fa sapere l’Arpat che precisa come sia “prematuro parlare di una vera e propria moria”. Le analisi virologiche dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana, nella sede di Pisa, si spiega, hanno dato esito negativo per la presenza di Morbillivirus e Brucella negli animali analizzati, ma risultano comunque ancora in corso ulteriori approfondimenti di tipo batteriologico, istologico, virologico e tossicologico. Dall’inizio di ottobre fino al 31 dicembre 2020 si sono registrati 18 casi di spiaggiamenti di cetacei lungo le coste Toscane, 12 appartenenti alla specie stenella striata, cinque al tursiope e un esemplare è rimasto indeterminato a causa del pessimo stato di conservazione. Dall’inizio di gennaio, le cattive condizioni meteo hanno favorito lo spiaggiamento di tre esemplari in soli due giorni, per un totale di quattro cetacei spiaggiati, tre all’Isola d’Elba e uno a Piombino (Livorno). (Ansa)

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