Presto le “botticelle”, tradizionali carrozze a cavallo, non potranno più circolare per le strade di Roma ma solo nei giardini e nelle aree verdi, a partire da Villa Borghese, Villa Pamphilj e Parco degli Acquedotti. Così ha deciso l’Assemblea capitolina, che ha votato quasi all’unanimità un regolamento che cancella una delle più tipiche “cartoline romane” e forse la più avversata dai difensori dei diritti degli animali. Che giudicano lo sforzo per i cavalli eccessivo: le cronache degli ultimi anni riportano storie di animali stramazzati al suolo per la fatica e l’afa. Nel 2008, addirittura, uno non si rialzò più. Da qui la decisione – già annunciata altre volte, a onor del vero – di modificare le regole. “I parchi romani – afferma la sindaca Virginia Raggi – offrono uno scenario ideale, non meno interessante dal punto di vista turistico, per la scoperta di angoli segreti e suggestivi di una delle capitali più verdi d’Europa. È un traguardo storico per una città moderna rispettosa dell’ambiente e degli animali”.
MA LE BOTTICELLE NON SPARIRANNO
Dunque, le botticelle non spariranno, ma si trasferiranno nei giardini su percorsi stabiliti (servirà una delibera di giunta per definirli) e potranno trottare non più di 7 ore al giorno, con soste ogni 45 minuti. A luglio e ad agosto sarà vietata la loro circolazione dalle 12 alle 17,30. E’ poi obbligatorio farli riposare, curarli, farli bere e mangiare quando necessario. E’ previsto l’impiego esclusivo di alcune razze da tiro, controlli periodici medico-veterinari e l’obbligo del rilevatore di temperatura esterna sui veicoli: sopra i 30 gradi non si potrà in ogni caso mai circolare. I cavalli in pensione, infine, non potranno essere né soppressi né destinati al mattatoio per l’uso alimentare. Il tutto pena sanzioni (fino a 500 euro) ma anche la sospensione o il ritiro della licenza. Licenza che, per chi lo vorrà , potrà ora essere convertita per guidare un taxi. Il regolamento non è immediatamente vigente: si dovrà attendere la delibera di giunta che fissa aree e percorsi.
ANIMALISTI SOLO PARZIALMENTE SODDISFATTI
Nella stesura è mancato il coinvolgimento delle associazioni animaliste, che sono giustamente critiche. “Mentre il Comune di Verona (e anche la Reggia di Caserta, nd24z) ha abolito le botticelle, a Roma è mancato il coraggio” sottolinea inoltre l’Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione animali: “Non è l’eliminazione promessa in campagna elettorale” dalla sindaca Virginia Raggi. “Dopo quattro anni i cavalli romani sono condannati ancora a soffrire”, commenta Lav: “La maggioranza M5S realizza così un punto del programma dell’ex sindaco Pd Marino” e tradisce quello della sindaca Raggi, “che si era impegnata per l’abolizione”. “Non si può parlare di una vittoria a beneficio dei cavalli”, afferma Rinaldo Sidoli (Ape). “Un convinto plauso” arriva invece dall’associazione Gaia Animali & Ambiente: “Dopo 20 anni di proteste animaliste, si tratta di un traguardo storico per Roma”, dichiara il presidente Edgar Meyer. A margine delle vicende romane, un’altra polemica legata al trasporto animale l’ha sollevata il consigliere d’amministrazione Rai Riccardo Laganà , noto animalista. In un tweet (qui sotto) ha stigmatizzato un “incomprensibile” servizio del Tg2 che riprende un’inviata e il suo ospite mentre attraversano una Torino deserta a bordo di una carrozza. E sotto la Mole non circolano da anni mezzi a cavallo…
Anni di battaglie civiche e di tutela dei cavalli costretti a trainare turisti buttati da un incomprensibile servizio del @tg2rai che porta vip a passeggio per le città sotto la pandemia. Incomprensibile e pericolosa linea editoriale della direzione con soldi pubblici. pic.twitter.com/3Fm0jYujgl
— Riccardo Laganà (@lagana_riccardo) November 30, 2020