Un invito alle Regioni ad intervenire con piani di abbattimento selettivi degli animali selvatici, in modo da contenere il proliferare dei cinghiali in particolare, passati da 900mila capi in Italia nel 2010 a quasi 2 milioni di oggi. Lo ha detto il sottosegretario alle Politiche Agricole (Mipaaf), Giuseppe L’Abbate, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare in Senato sul tema. “Dove la popolazione di ungulati risulti eccessiva – ha detto L’Abbate – invito le Regioni che non hanno ancora provveduto ad adoperarsi con adeguati piani di gestione previsti dalla legge 248/2005”. Il sottosegretario ha poi precisato che, “tenendo conto dell’esigua consistenza del personale delle Amministrazioni regionali e provinciali è previsto anche il coinvolgimento di altre figure specializzate autorizzate ad effettuare attività di controllo numerico delle specie faunistiche, attraverso coadiutori formati con appositi corsi validati sempre dall’Ispra”.
PIU’ TEMPO A DISPOSIZIONE PER LA SELEZIONE
L’Abbate ha poi ricordato che alla Camera è discussione la proposta di legge recante “Disposizioni di sostegno e semplificazione per il comparto agricolo” che introduce misure volte ad agevolare ulteriori interventi di contenimento, tra cui l’ampliamento dell’arco temporale nel quale è autorizzata la selezione. “Al fine di proteggere il patrimonio suinicolo nazionale da rischio di trasmissione del virus della peste suina – ha aggiunto infine il sottosegretario – è in via di definizione, per l’approvazione urgente da parte di un prossimo Consiglio dei Ministri, la norma che istituisce i Piani di controllo e monitoraggio della evoluzione della malattia”. (Ansa)
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