AGGIORNAMENTO DEL 18 LUGLIO 2020 – LA REGIONE SARDEGNA CHIEDE LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE
La Regione Sardegna ha chiesto lo stato di calamità naturale per i danni provocati dall’invasione di cavallette nel nuorese.
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Sono diversi milioni di euro i danni causati dall’invasione di cavallette in Sardegna nel Nuorese dove sono andati distrutti grano, ortaggi, foraggi, erba medica e altre colture con oltre 13 mila ettari devastati dagli sciami di insetti. E’ quanto emerge da una prima ricognizione della Coldiretti sui problemi causati alle aziende agricole sarde da quella che è una vera e propria catastrofe biologica, che sta mettendo in ginocchio un centinaio di aziende con molti agricoltori costretti ad anticipare il raccolto o addirittura a destinarlo ad alimentazione degli animali. I paesi più colpiti, spiegano gli agricoltori, sono quelli della Valle del Tirso, nel centro della regione, in particolare a Ottana, Orotelli, Oniferi, Orani, Illorai, Bolotana, Silanus e Bultei, per i quali occorre l’immediato riconoscimento dello stato di calamità.
SOLO GLI UCCELLI POTREBBERO AIUTARE A CONTENERE LE LOCUSTE
Le condizioni climatiche agevolano uno sviluppo anomalo di questo insetto che, dopo aver toccato 23 paesi tra Africa, Medio Oriente e Asia, hanno raggiunto anche l’Italia. Secondo la Banca Mondiale l’invasione di locuste del 2020 è la più massiccia degli ultimi 70 anni. L’unica speranza è nei predatori naturali come gli uccelli che, fa sapere la Coldiretti, potrebbero aiutare a contenere le popolazioni di locuste che dalle terre incolte partono all’assalto dei raccolti devastando tutto quello che trovano sul loro cammino.