AGGIORNAMENTO DEL 1 OTTOBRE 2015
ANIMALISTI ITALIANI ONLUS ALLA MURATELLA E ALL’ EX CINODROMO PER OSTACOLARE L’INSEDIAMENTO DELLA MAPIA SRL
La Mapia srl non deve mettere piede nei canili pubblici della Muratella e dell’ex cinodromo. Senza se e senza ma l’Associazione Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it – dopo aver sensibilizzato l’opinione pubblica su facebook, ha lasciato la piazza virtuale del web per scendere in campo in maniera concreta. Dalle 7:30 alla Muratella e poi fino alle ore 12 al canile comunale dell’ex Cinodromo di Roma, Animalisti Italiani Onlus ha raggiunto gli operatori e i volontari con un solo obiettivo: scongiurare che la Mapia srl, che gestisce anche i laboratori di sperimentazione dell’Università di Bari, prenda possesso del canile e della vita degli animali che lo abitano. L’affondo del Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, e del Vicepresidente Pier Paolo Cirillo: “Non permetteremo che una società con le mani sporche di sangue e macchiate dall’orribile crimine della vivisezione prenda le chiavi dei tre canili pubblici di Roma. Siamo in allerta. Oggi, nel giorno in cui era previsto l’insediamento della nuova gestione, la Mapia srl non si è presentata. Ma noi non intendiamo retrocedere di un passo. Siamo in allerta: non appena i nuovi gestori si presenteranno, saremo pronti ad arrivare in massa per scongiurare il peggio”. Bene dunque le campagne su fb, schierarsi apertamente e prendere parte alla campagna contro la privatizzazione dei canili di Roma ma, come sottolinea il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, ancor più importante è uscire di casa. “Aprite gli occhi – esorta Walter Caporale – svegliatevi! Non basta protestare sul web, occorre scendere in campo e dare vita ad azioni concrete. Abbiamo bisogno della mobilitazione di tutti per salvare i cani del Comune di Roma. Sono tante piccole gocce a formare l’oceano. Da soli siamo piccoli, insieme possiamo cambiare davvero le cose”.
AGGIORNAMENTI DEL 30 SETTEMBRE 2015
COMUNICATO STAMPA VOLONTARI E OPERATORI CANILI COMUNALI DI ROMA
ANIMALI A ROMA. OCCUPATI MURATELLA E CINODROMO
CONTRO GLI IMPRENDITORI DEL RANDAGISMO
DENTRO I CANILI COMUNALI DI ROMA
La protesta contro la gara indetta dal Comune di Roma al massimo ribasso e senza tutela per gli animali e per i lavoratori coinvolti
ROMA, 30 settembre 2015 – Il canile comunale Muratella occupata da domenica 27 settembre. Il rifugio comunale Ponte Marconi ex Cinodromo occupato da oggi. Questa la risposta di volontari ed operatori alla decisione del Comune di Roma di andare all’aggiudicazione dei canili comunali ai vincitori del bando di “Ferragosto” per la gestione dei canili comunali di Roma.
Dopo 20 anni di gestione animalista e no profit, vincitore è risultata una impresa barese, proprietaria di un mega canile da 1200 posti a Bari assai fatiscente (come le immagini diffuse da La Repubblica domenica 27 settembre hanno documentato) e gestore di stabulari per animali da laboratorio per l’Università di Bari. Oltre che multiservizi con servizi di pulizie, smaltimento tutti i tipi di rifiuti anche speciali, manutenzione del verde e servizi di disinfestazione e derattizzazione.
Volontari ed operatori dei canili comunali protestano per la decisione del Comune di Roma di assegnare i canili comunali, per la prima volta in 20 anni, a soggetti profit che fanno del randagismo motivo di business. Richiedono garanzie sul benessere degli animali, sul rispetto delle norme per la sicurezza, sui curricula del personale che dovrà occuparsi degli animali.
Massima solidarietà alla lotta animalista non solo da parte delle associazioni nazionali come LAV, ENPA, Animalisti Italiani, Comitato U.G.D.A. ma anche da parte del mondo dello spettacolo con artisti, attori, cantanti come Agnese Nano, Christiane Filangeri, Claudia Zanella, Claudio Corinaldesi, Daniela Poggi, Elena Santarelli, Fabio Troiano, Filippo Timi, Francesca Inaudi, Giulia Bevilacqua, Jasmine Trinca, Libero De Rienzo, Lillo Petrolo, Lorenza Indovina, Lorenzo Lavia, Luca Argentero, Lucia Ocone, Ludovico Fremont, Maria Rosaria Omaggio, Maya Sansa, Michele Riondino, Sonia Bergamasco, Susanna Tamaro, Valentina Lodovini, Vinicio Marchioni, Remo Girone e molti altri che da giorni stanno facendo girare le loro foto sui social network con messaggi di solidarietà ad animali, volontari ed operatori dei canili comunali di Roma.
Di seguito il link con un filmato in cui si raffronta il canile di Bari con il canile Muratella: veramente i cittadini di Roma vogliono questo nel futuro dei loro animali?
AGGIORNAMENTO DEL 28 SETTEMBRE 2015
COMUNICATO DI ASSOCANILI: E SE IL VAMPIRO E’ GIA’ ALL’OPERA?
In merito al comunicato stampa congiunto , Lav – Enpa – Animalisti Italiani, relativamente all’affidamento di regolare gara di appalto per la gestione dei canili di Roma che infanga un impresa che legittimamente si aggiudica la gara, riteniamo che il problema non sia quanto si faccia fatica a credere o non credere quello che fa il Comune, il problema è la finalità di un attacco intimidatorio e diffamatorio che auspichiamo sia tenuto in considerazione dall’Autorità Anticorruzione a cui ci auguriamo l’impresa opportunamente si rivolga. Partendo dai motivi di accusa, il cui metodo è diventato scontato in quanto puntualmente messo in atto in tutto il Paese e sempre puntualmente quando si rischia di perdere appalti, è singolare come si millanti una “Inquietante scoperta” quale la gestione di stabulario di animali da laboratorio come motivo di diffamazione. Ci chiediamo quanto sarà stato bravo lo scopritore di inquietanti scoperte, era veramente una cosa segreta se non fosse che è pubblica e soprattutto che lo stabulario non è gestito da alcun privato ma solo ed esclusivamente da un Ente pubblico. Forse lo scopritore sa bene che la società in questione si occupa di pulizia dei locali e fornitura alimenti. Però è di effetto e raggiungerà l’obbiettivo prefisso di abbagliare lettori e reclutare auspicabili inconsapevoli sostenitori.
Ci piace che i comunicati stampa congiunti sono alquanto distratti quando si fanno invece, non inquietanti, ma “ macabre scoperte” come quella del canile di Galatina dove l’unica cosa congiunta è stata l’attività di “ silenzio assoluto” opportunamente messa in atto per nascondere scellerate gestioni sulla pelle degli animali. Consigliamo una ripassata su questo link (cliccando si può vedere un servizio di un telegiornale di una tv locale, Telerama, che racconta e mostra la situazione indegna in cui sarebbero stati trovati i cani custoditi nel canile di Galatina, in Puglia, gestito dall’Enpa, ndr). Poi non ricordiamo comunicati congiunti su acquisti di case sul Mar Rosso o vendite di lasciti o di spese distratte, tutto con i soldi donati per gli animali con le solite campagne pietistiche. Dove erano i sostenitori degli animali? Dove erano le manifestazioni con i cartelli? Dove erano le frasi pietistiche e gli slogan strappalacrime? Business? Imprenditori del randagismo? Parliamone. Questa non è una lotta tra privati ed associazioni o voler distinguere gli uni dagli altri è solo una strategia affaristica che nulla ha a che fare con l’interesse degli animali.
Non si può fare riferimento alla mafia associandola al nome di un impresa. E’ una vergogna. Il significato della parola “MAFIA” è : esercitare il controllo su certe attività economiche (appalti, ecc), condiziona la libertà dei cittadini e il regolare andamento delle funzioni pubbliche; si serve di metodi di intimidazione e di repressione. Essa è composta da gruppi di persone che usano illecitamente il potere anche a danno di qualcuno per conseguire i propri interessi. Giudicate voi chi e se nel caso sono stati adottati questi metodi.
Poi siamo sempre disponibili a confrontarci sugli appalti inerenti il settore, di quanto valgono, se essi sono talvolta opinabili nei costi esagerati, troppe volte diretti, altre volte troppo dedicati, chissà che non si scopra il fenomeno del “vampiraggio” e delle caratteristiche che lo distinguono. Rimanendo sugli avvistamenti di vampiri si potrebbe scoprire che il problema di questo paese è proprio quello dei vampiri travestiti da santi, che troppe volte succhiano nascosti dietro bandiere ed etichette, gestendo centinaia di appalti sotto il nome del buonismo.
Ci piace anche il paragone del “ vampiro ai vertici dell’Avis” e mai avremo potuto concordare di più. Il punto è che riteniamo che questo sia già accaduto, il vampiro è già all’opera, succhia da anni e si è ben travestito.
La credibilità non dura a lungo quando è supportata dalle sole possibilità mediatiche che sicuramente vi riconosciamo, quando si vuole essere credibili non si spulcia nel paniere pescando ciò che conviene lasciando puntualmente dentro ciò che potrebbe ledere i propri interessi che guarda caso sono sempre economici e che non coincidono mai con il benessere degli animali. Arriverà il giorno che qualcuno vorrà vederci chiaro e tutta questa “ autorità” di accusare a destra e a manca, sarà giudicata partendo dalle finalità che la alimentano i cui interessi economici necessiterebbero della giusta considerazione ed attenzione.
Invitiamo fin d’ora tutte le autorità competenti a mettere in atto una verifica sugli appalti nel settore su tutto il territorio nazionale, sulla legittimità dei bandi e degli affidamenti, indagini patrimoniali sugli attori senza distinzioni tra privati e associazioni.
Ci auguriamo un intervento della magistratura , soprattutto per gli animali in questione e per i volontari veri che non hanno la necessità di mostrarsi e che in quelle strutture e tante altre ci hanno messo tutto. Arriverà il giorno che questi volontari veri scopriranno quelli travestiti e quanto la loro opera sia usata, venduta e sfruttata per fini lontani dal principio del volontariato.
Ottaviano 28/09/2015
AGGIORNAMENTO DEL 26 SETTEMBRE 2015
AGGIORNAMENTI DEL 25 SETTEMBRE 2015
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO LAV-ENPA-ANIMALISTI ITALIANI
“Non possiamo credere che il Comune di Roma voglia aggiudicare la gestione dei suoi canili comunali ad un imprenditore privato del randagismo che gestisce non solo mega canili da 1.200 posti ma anche gli stabulari per animali da laboratorio dell’Università di Bari. Alla luce di questa inquietante scoperta, chiediamo alla Giunta Marino di annullare immediatamente il bando ponte per la gestione dei canili comunali di Roma, mettere a norma le strutture pubbliche di accoglienza e andare direttamente alla gara europea. Altrimenti dobbiamo pensare che il passato da sperimentatore del Sindaco Marino ha preso il sopravvento”. Così Lav, Enpa ed Animalisti Italiani alla notizia che nella gara ponte per la gestione dei canili comunali di Roma indetta dal Comune di Roma è arrivato primo classificato in tutti i lotti un soggetto imprenditoriale pugliese che oltre a gestire nei suoi canili privati i randagi pugliesi ha vinto – come unico partecipante – la manifestazione di interesse del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso dell’Università di Bari per il “servizio di stabulazione, mantenimento e cura di animali da laboratorio” per un importo di 15.850, 45 euro a semestre.
“Si tratta del gestore di un mega canile privato da 1200 posti che a Bari funge da “ospedale veterinario” e canile rifugio per la città di Bari e molti altri comuni pugliesi come Rutigliano, Cassano, Ostuni, Acquaviva ed è anche società multiservizi che si occupa di smaltimento di tutti i tipi di rifiuti anche speciali, servizi di derattizzazione e disinfestazione, manutenzione del verde, pulizie etc – dicono Carla Rocchi presidente Enpa, Gianluca Felicetti di Lav e Walter Caporale di Animalisti Italiani – Un soggetto che, pur di entrare nei canili comunali, accetta le cifre esigue offerte dal Comune e ci applica sopra pure il proprio mark up visto che ci deve guadagnare”.
”L’ospedale veterinario di Roma ed i canili comunali nelle mani di un imprenditore che spazia dalle pulizie alla monnezza, dalle derattizzazioni agli stabulari animali e alla gestione dei randagi è come mettere un vampiro ai vertici dell’AVIS. Sul serio i cittadini di Roma vogliono questo nel futuro dei loro animali?”, concludono Enpa, Lav e Animalisti Italiani.
ANIMALI. CAMPIDOGLIO: GARA PONTE PER CANILI NON AGGIUDICATA
POST ORIGINALE DEL 24 SETTEMBRE 2015
Un’interrogazione parlamentare della senatrice di Sel Loredana De Petris accende un faro sulla gara d’appalto per la gestione dei Canili di Roma. Nel documento del 22 settembre 2015, riportato di seguito e indirizzato ai ministri della Salute, del Lavoro e delle politiche sociali e dell’Interno, la De Petris avanza perplessità su tempi e modo di organizzazione della gara per la gestione del canile di Roma ma anche sulla rispondenza dei partecipanti ai requisiti. In particolare, la senatrice – dopo aver criticato il comportamento del Comune di Roma nell’indire la gara d’appalto a cavallo di Ferragosto e segnalato altri problemi, come quello dei livelli occupazionali, e altre irregolarità – si dice preoccupata per una delle imprese che partecipano alla gara, una multiservizi pugliese che già svolge il servizio per il Comune di Bari. Del caso dei Canili di Roma su 24zampe abbiamo già parlato qui, qui e qui.
L’INTERROGAZIONE IN SENATO DI LOREDANA DE PETRIS, SEL