Francia, allarme gastroenterite: allevamenti di ostriche a rischio

Un’epidemia di gastroenterite rischia di mettere in ginocchio gli allevamenti di ostriche della costa nord-occidentale della Francia. Le autorità sanitarie hanno vietato la pesca e la vendita di ostriche nella baia intorno al Mont-Saint-Michel, tra le destinazioni più simboliche e turistiche di Francia, e in altre zone di allevamento fino a nuovo avviso, un’area divisa tra Bretagna e Normandia. Nel dipartimento di Ille-et-Vilaine la prefettura ha decretato il divieto tassativo di “pesca, raccolta, spedizione e commercializzazione, fino a nuovo ordine”, delle ostriche a rischio. Una decisione entrata in vigore il 3 gennaio scorso e con divieti che riguardano anche altri dipartimenti della zona
come il Morbihan. Cassette di ostriche già entrate nel mercato francese sono state richiamate e distrutte per limitare la propagazione della malattia in un periodo di grande consumo come le feste di fine anno.

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RESPONSABILE DELL’EPIDEMIA SAREBBE IL “NOROVIRUS”

La misura è stata decisa dopo la scoperta del “norovirus”, un bacillo della gastroenterite nei molluschi, il quinto ad essere annunciato da metà dicembre. Gli allevatori danno la colpa della diffusione del virus all’inquinamento lungo la costa dovuto al cattivo trattamento delle acque reflue e hanno chiesto alle autorità locali di indagare sulle cause. Secondo il comitato regionale dei produttori, quasi la metà degli allevamenti di ostriche nella regione della Bretagna meridionale – 150 su un totale di 330 – sono colpiti dai divieti. Durante la settimana di Natale, la rete Sentinelles ha riscontrato 289 persone colpite da forti diarree. Sul portale internet dell’emittente pubblica France Info la cittadinanza viene invitata a prevenire il più possibile le cause del contagio lavandosi regolarmente le mani con acqua e sapone, in particolare, prima dei pasti.

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GLI OSTRICOLTORI: STATO INCAPACE DI PROTEGGERE IL LITORALE

Gli ostricoltori dell’Alliance Ostréicole puntano il dito contro lo Stato francese, accusato di “incapacità” rispetto alla “protezione del litorale”, ma anche contro gli enti locali. “I rappresentanti del Morbihan – si legge nella nota – si compiacciono di accogliere un numero sempre maggiore tra residenti e turisti, firmando permessi di costruzione à go-go, ma dimenticando al tempo stesso di vigilare sulla gestione dei rifiuti umani e alla depurazione”. Il prefetto di zona, Patrice Faure, tenta di rassicurare: “Solo una congiunzione di fattori”, dice citando in particolare le temperature invernali che contribuiscono ad una più facile propagazione del virus della gastroenterite e le forti e prolungate piogge che hanno avuto un impatto negativo sui depuratori. Mentre il prefetto prevede un “rapido ritorno alla qualità delle ostriche”, la situazione viene monitorata da vicino dal ministero dell’Agricoltura a Parigi. (nelle foto di Caroline Blumberg/Epa ostriche francesi e un allevamento a Lege Cap Ferret)