AGGIORNAMENTO DEL 27 NOVEMBRE 2019 – AL MOMENTO I CANI DEL VVF NON TROVANO TRACCE DI VITA
A Durazzo sono schierati “160 Vigili del Fuoco italiani, con 60 mezzi, due team Usar della Toscana e del Lazio, in questo momento qui sta lavorando la squadra toscana”, impegnata nei pressi di una palazzina di quattro piani sbriciolata dal terremoto. Il tragico bilancio complessivo è salito a 32 morti e i feriti sfiorano il migliaio . E può solo peggiorare. “Qui ci sarebbero 6 dispersi: tre bambini, due donne e un uomo”, spiega il responsabile comunicazione dei Vigili del Fuoco italiani, Luca Cari. I cani delle unità cinofile vengono utilizzati per rintracciare tracce di vita. Al momento però senza successo. Nell’area si susseguono le scosse di assestamento, anche se apparentemente meno violente di quelle di ieri. La palazzina è interamente collassata: 4 piani di edificio sono ora ridotti a un paio di metri di altezza di macerie. La popolazione segue in silenzio le operazioni di scavo: in un edificio accanto a decine attendono gli esiti. Nella foto sotto (Claudio Accogli/Ansa), i soccorritori della Guardia di finanza, dei Vigili del fuoco e del Soccorso Alpino con i loro cani molecolari pronti a lavorare tra le macerie a Durazzo, Albania.
+++
POST DEL 26 NOVEMBRE 2019
Una giornata drammatica per l’Albania, colpita alle 3.54 della notte scorsa da un terremoto di 6.2 gradi di magnitudo con epicentro tra Shijak e Durazzo, lungo la costa adriatica, cui sono seguite un centinaio di scosse di assestamento. Oltre 20 i morti accertati, centinaia i feriti in un bilancio destinato a peggiorare. Robusto il sostegno internazionale, a partire dall’Italia. Già all’alba il nostro governo ha disposto l’invio di aerei con unità speciali. Complessivamente, su input della Protezione civile, sono partiti per l’Albania oltre 200 uomini tra squadre di ricerca, unità cinofile e personale medico.
In particolare il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul suo profilo Twitter ha scritto. “Sono in volo verso l’Albania, sconvolta da un devastante terremoto, due unità cinofile del Soccorso Alpino partite dal Veneto con cani molecolari per ricerca persone”, postando le due foto in alto e sopra. Nelle foto più in basso, un cagnolino rimasto senza casa insieme alla sua famiglia (Florion Goga/Reuters) e un cane da ricerca impegnato con i soccorritori tra le macerie (Malton Dibra/Epa).